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Appalto Siracusa-Gela, crolla l’accusa in Appello: assolti i vertici del CAS. Condanna ridotta per avvocato Gazzara

- 06/09/2025
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​MESSINA – Si ribalta quasi completamente la sentenza di primo grado nel processo sulle presunte tangenti e irregolarità al Consorzio Autostrade Siciliane (CAS) relative alla gara d’appalto per i lavori su tre lotti dell’autostrada Siracusa-Gela tra il 2014 e il 2015. La Corte d’Appello di Messina ha assolto gran parte degli imputati, accogliendo quasi in toto i ricorsi presentati contro le condanne.​

Le Assoluzioni​

La Corte ha emesso sentenze di piena assoluzione per diverse figure chiave del procedimento.​Maurizio Maria Trainiti, all’epoca direttore generale pro tempore del Cas, e Gaspare Sceusa, membro della sub-commissione per la valutazione delle offerte, sono stati assolti con la formula “perché il fatto non sussiste”.​

Assoluzione anche per l’ex presidente del cda di Cosige Scarl, Antonio D’Andrea, e per l’imprenditore Duccio Astaldi, già presidente del consiglio di gestione della società “Condotte D’acqua Spa”. Per loro la formula è stata “per non aver commesso il fatto”.​

Ridotta la Pena per Gazzara

​L’unica condanna rimasta in piedi, seppur significativamente ridotta, è quella a carico di Antonino Gazzara, avvocato, ex vicepresidente del Cas e già deputato nazionale di Forza Italia. Per lui, la Corte ha disposto un’assoluzione parziale, rideterminando la pena finale a tre anni di reclusione.​

Il Contesto Giudiziario​

Questa sentenza ribalta in maniera netta il verdetto di primo grado, che si era concluso con cinque condanne e quattro assoluzioni, smantellando di fatto l’impianto accusatorio. Le indagini, coordinate all’epoca dalla Procura di Messina, presero il via da una segnalazione del TAR di Catania. Il tribunale amministrativo era stato chiamato a decidere sui ricorsi presentati da alcune imprese escluse dalla maxi-gara d’appalto, e dalle cui carte emersero i sospetti di irregolarità che diedero il via all’inchiesta penale. Oggi, in appello, quella vicenda trova un esito giudiziario quasi completamente diverso

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