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ANTEPRIMA FOTO – Messina ritrova il suo cuore nascosto: riapre la Cripta millenaria del Duomo

- 31/05/2025
cripta duomo 17

Dopo anni di oblio e un meticoloso restauro, lo scrigno di storia e fede sotto la Cattedrale torna accessibile il 1° giugno, in festa per la Madonna della Lettera. Un viaggio tra epoche, dal mondo ellenistico al trionfo del Barocco, ora anche per i visitatori con disabilità.

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MESSINA – Un respiro profondo della storia messinese sta per tornare udibile. Il prossimo primo giugno, giorno solenne dedicato alla Madonna della Lettera, Patrona amatissima della città dello Stretto, la Cripta del Duomo riaprirà finalmente le sue porte. Un evento che sa di riscoperta e di restituzione, dopo che un infausto allagamento, anni or sono, l’aveva sottratta alla vista del pubblico, ammutolendo le sue pietre secolari. Oggi, grazie a un complesso intervento di restauro curato dalla Soprintendenza ai Beni Culturali e Ambientali di Messina e finanziato dalla Regione Siciliana, questo “spazio sacro suggestivo, carico di fascino” sarà riconsegnato all’Arcidiocesi e all’intera cittadinanza.

La Cripta del Duomo di Messina non è un semplice sotterraneo, ma un autentico palinsesto della storia della città, un luogo dove i secoli si sono dati appuntamento. Entrare qui è come sfogliare un libro di storia dell’arte a cielo aperto, o meglio, a pavimento scoperto,. Si cammina, infatti, tra colonne e capitelli che sussurrano echi del periodo ellenistico, quando Messina, l’antica Zancle poi Messana, era un vivace porto della Magna Grecia. Poco oltre, frammenti architettonici e porzioni della pavimentazione originale normanna ci riportano al tempo di Ruggero II, quando la Cattedrale iniziò a prendere la sua forma maestosa, sorella ideale di quelle di Cefalù e Monreale.

Le vicissitudini storiche, inclusi i devastanti terremoti come quello del 1783 e la catastrofe del 1908, non hanno cancellato del tutto le tracce del passato, che riemergono prepotenti anche nelle successive stratificazioni, fino al tripudio del barocco siciliano, con i suoi stucchi fastosi e le sue volute ardite, anch’essi oggetto di un minuzioso consolidamento.

L’intervento di restauro non si è limitato alla conservazione. “Uno degli obiettivi primari,” spiega l’Arch. Vinci, “era garantire la piena fruizione di questo patrimonio. Per questo, oltre alla posa in opera di ciò che rimane del pavimento normanno e di quello seicentesco e alla realizzazione di un nuovo impianto di illuminazione che valorizza ogni dettaglio, è stata installata un’importante passerella. Questa struttura permetterà la visita della Cripta anche e soprattutto ai visitatori diversamente abili, abbattendo finalmente ogni barriera.”

La cerimonia di riapertura si terrà domenica 1 giugno alle ore 11.45, e vedrà la partecipazione di figure chiave per la città e per il progetto. L’Arcivescovo di Messina-Lipari-Santa Lucia del Mela, Mons. Giovanni Accolla, accoglierà questo “ritorno a casa” di un luogo di profonda spiritualità. Insieme a lui, la Prefetta di Messina, Cosima Di Stani, il Sindaco Federico Basile, l’ex Soprintendente Mirella Vinci, che illustrerà i dettagli tecnici del restauro, e la storica dell’Arte Stefania Lanuzza, che ne racconterà il valore artistico e culturale. Gli interventi musicali saranno affidati al Coro Diocesano Santa Maria della Lettera, che con le sue note sottolineerà la sacralità e la bellezza del momento.

La riapertura della Cripta del Duomo è più di un evento: è la riconquista di un frammento essenziale dell’anima di Messina, un invito a riscoprire la resilienza e la stratificata ricchezza di una città che, nonostante le ferite inferte dalla storia e dalla natura, continua a custodire e a rivelare tesori di inestimabile valore.

La impresa Fazio impianti ha realizzato il nuovo impianto elettrico e l’impianto di illuminazione adatto ai luoghi sacri con una particolare attenzione al risparmio energetico. La stessa impresa ha revisionato l’impianto di sollevamento delle acque sottostanti. L’importo dei lavori è stato di circa 110.000 euro, Rup Andrea Milici.