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Botta e risposta tra ATM e i Sindacati dello Sciopero: “Chi gestisce azienda dimostra di non avere dimestichezza con numeri. Ecco perché i nostri dati sono corretti…”

- 20/05/2025
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ATM, a firma della Presidente di ATM, avvocato Grillo, mette in dubbio i numeri di adesione allo sciopero di ieri con una nota: “Fit-Cisl, Faisa Cisal e Orsa – afferma la presidente – dichiarano in modo infondato una adesione che sfiora l’80% dei lavoratori di Atm. Al contrario, le adesioni certificate di coloro che hanno aderito alla protesta sindacale si attestano al 19,47%. A fronte di 534 dipendenti aziendali hanno infatti partecipato allo sciopero 104 lavoratori, di cui 94 operatori di esercizio, 1 addetto alla rimessa, 1 addetto al rifornimento, 4 addetti al lavaggio e alle pulizie e 2 addetti alle officine. E’ dunque evidente che i tre sindacati abbiano scientemente diffuso informazioni tali da distorcere il dato reale”. Ma alla Presidente Grillo, o a chi per lei abbia fatto i conti, sarebbe sfuggito un dato che cambia tutto. Lo spiega nella controreplica Mariano Massaro a nome delle tre sigle Orsa, Faisa Cisal e Fit Cisl:

Siamo molto preoccupati per la lettura dei dati dello sciopero di ieri per come li ha forniti ATM nella sua replica” scrive Massaro. “Se è vero, come è vero – continua Massaro – che le aziende si amministrano avendo contezza di come si trattano i numeri, la mancanza di dimestichezza dimostrata da ATM ci allarma seriamente. Perché, la dirigenza di ATM dovrebbe sapere che il conteggio degli scioperanti non può esser fatto basandosi sul totale di 535 lavoratori, che rappresenta la forza lavoro complessivamente disponibile in ATM. Si deve fare, semmai, basandosi sul numero di lavoratori effettivamente presenti in servizio in quel dato giorno, ovvero nella giornata di ieri. Pertanto tenendo ferma questa base, al dato totale vanno detratti gli assenti per malattia, le 104, del numero di personale in ferie e di altre assenze a qualunque titolo. Ribadiamo: il conteggio ai fini dell’adesione allo sciopero deve essere fatto sul totale dei lavoratori in servizio quel giorno. E noi possiamo tranquillamente attestare che nella giornata di ieri vi sono stati 175 turni in sciopero. E ciò nonostante l’azienda abbia tentato in ogni modo di sostituirli“.

Massaro ricorda alla Grillo che “La stessa precisione che ATM mostra di voler avere oggi, la Presidente Grillo l’avrebbe dovuta mostrare in sede di referendum quando l’85% di lavoratori ATM lo bocciò sonoramente. La Grillo si accorgerebbe, fatti i conti corretti, che in quella occasione, dato che FAISA, ORSA e CSIL non erano la maggioranza, votarono contro il referendum molti lavoratori iscritti ad altri sindacati (quelli firmatari), allineandosi pertanto con le nostre sigle. Ricordiamo alla cittadinanza che a nulla valse il risultato del referendum , visto che quel contratto fu comunque applicato dalla dirigenza ATM“.

Massaro dunque invita la Presidente ad un atto di correttezza, “A dispetto di quella correttezza che non dimostrò, rifiutandosi di firmare l’accordo stilato davanti al Sindaco Basile, dal quale si sottrasse nonostante la stretta di mano, riteniamo che la Presidente Grillo, invece di rispondere con la solita prosopopea, sbagliando anche i dati del conteggio dello sciopero, dovrebbe convocare immediatamente i sindacati e fare chiarezza dettagliata circa le privatizzazioni (perché queste sono), degli ammanchi, sia di tutto quanto è stato denunciato ieri, per l’ennesima volta, da questi sindacati. Perché se non vi saranno risposte chiare ed esaustive, qualsiasi siano gli accordi che potrà firmare con le altre sigle, non riuscirà a fermare la nostra lotta”, conclude Massaro.

MASSARO