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IMPIANTI SPORTIVI, LA “REALTÀ PARALLELA” DI BASILE E DE LUCA. DARIO CARBONE “MA CI VUOLE UN BEL CORAGGIO!”

- 09/12/2025
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L’esponente di FdI replica alla conferenza di Basile e De Luca: “Altro che buon governo, è una narrazione distante dalla realtà. Si confrontino in Consiglio sui ritardi della Piscina Cappuccini, sulla gestione di Villa Dante e sulle emergenze idriche ed elettriche nei palazzetti”

Mentre nel Salone delle Bandiere va in scena la narrazione dell’Amministrazione, dai banchi dell’opposizione arriva una doccia fredda che riporta la discussione sui dati di fatto. Il Consigliere Comunale di Fratelli d’Italia, Dario Carbone definisce senza mezzi termini una “realtà parallela” quella descritta dal Sindaco di Messina Federico Basile e dal Sindaco di Taormina Cateno De Luca durante la loro conferenza stampa sugli impianti sportivi cittadini.

Apprendo con sgomento che si sta rappresentando una realtà in cui gli impianti sportivi sono un autentico esempio di buon governo“, tuona Carbone, che non accetta la passerella mediatica e rilancia la sfida sul piano istituzionale. Il consigliere invita i vertici dell’amministrazione a lasciare la “claque” del Salone delle Bandiere per confrontarsi nei luoghi deputati alla democrazia: “Li invito a discuterne in Consiglio Comunale o nella Commissione Consiliare Sport, come richiedo da tempo senza avere riscontro”.

Il lungo elenco dei disservizi

L’esponente di Fratelli d’Italia smonta la narrazione trionfalistica elencando, punto per punto, le criticità che affliggono lo sport messinese, ponendo domande che attendono ancora risposta:

  • Piscina Cappuccini: Un anno e mezzo di ritardo sull’apertura prevista.
  • Villa Dante: Una gestione degli impianti che lascia ampi margini di perplessità.
  • Messina Social City: L’affidamento alla partecipata in assenza di un contratto di servizio approvato dal Consiglio Comunale e le mancate risposte alle interrogazioni in merito.
  • Manutenzione: I continui disservizi elettrici ed idrici che paralizzano i palazzetti sportivi.
  • Caso Akademia: Il rischio concreto di abbandono della città da parte della realtà pallavolistica.
  • Incompiute e vuoti: Dal silenzio sul futuro dello scheletro della piscina di San Licandro alla totale assenza di impianti natatori nella zona sud.
  • ACR Messina: I rapporti pregressi con i vertici della società calcistica.

Un quadro a tinte fosche che cozza violentemente con l’immagine di efficienza promossa dall’amministrazione. Per Carbone, presentare questa situazione come un “buon governo” non è solo un errore politico: “Ci vuole coraggio”.

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