
“La dipendenza non è un reato, ma una ferita sociale che va curata con competenza, responsabilità e coraggio politico”. Con queste parole il segretario provinciale del Partito Democratico di Messina, Armando Hyerace, lancia un appello all’amministrazione comunale, chiedendo un impegno strutturato e non più rinviabile per contrastare il dilagare di tutte le forme di dipendenza in città.
L’intervento del PD fa eco alle recenti dichiarazioni del Garante per l’Infanzia e accende i riflettori su un’emergenza che assume contorni sempre più preoccupanti. “Crack, alcol tra giovanissimi, gioco d’azzardo -che colpisce sempre più adulti fragili-: sono troppi i segnali che arrivano, da tempo, dai quartieri, dalle scuole, dai servizi sociali”, sottolinea Hyerace.
A queste piaghe si aggiunge una minaccia più subdola e moderna: la dipendenza digitale. “Giovani intrappolati davanti a degli schermi, isolati dal mondo reale, vittime di ritiro sociale e ansia da prestazione o reputazione sui social. È una dipendenza invisibile ma devastante, che corrode relazioni, autostima e futuro. E non possiamo più far finta di niente”, denuncia il segretario del PD.
Di fronte a questo scenario, il Partito Democratico avanza proposte concrete per passare dalle parole ai fatti. La prima è l’istituzione di un Tavolo Tecnico Comunale permanente sulle Dipendenze, un organismo che metta in rete e faccia collaborare in modo sinergico tutti gli attori coinvolti: ASP, istituti scolastici, parrocchie, associazioni del terzo settore e rappresentanti dei quartieri. L’obiettivo è creare un fronte comune, basato su un lavoro “corale e competente”.
Parallelamente, si chiede di avviare una campagna di sensibilizzazione capillare, che raggiunga giovani e famiglie nei luoghi della vita quotidiana, affiancata da un ciclo di incontri nelle scuole secondarie con psicologi, educatori ed esperti del settore.
Ma la visione è più ampia. “Il Comune si doti di un Piano Comunale delle Dipendenze, costruito insieme ad ASP e Terzo Settore, con obiettivi misurabili e azioni integrate di prevenzione, ascolto e cura”, prosegue Hyerace. Un piano strategico che non si fermi ai confini della città: “Anche la Città Metropolitana deve fare la sua parte con la costruzione di un Patto Provinciale contro le Dipendenze, perché le fragilità non conoscono limiti amministrativi”.
L’appello finale è un richiamo diretto alla responsabilità della politica: “Messina non può restare spettatrice. O si costruisce una città che cura, o la si condanna a convivere con le sue ferite. Il PD sceglie di stare dalla parte di chi vuole rialzarsi”.











