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MESSINA – Una distinzione che non esiste e che accende la polemica. La Presidente di ATM, Carla Grillo, replica alle accuse della Uil Trasporti sulla sicurezza di una linea bus, ma inciampa su una definizione stradale cruciale: “I mezzi si muovono lungo un tratto di tangenziale (non di autostrada)”. Un’affermazione errata, dato che a Messina la tangenziale è a tutti gli effetti parte integrante dell’autostrada A20, scatenando l’ira del sindacato che ora promette battaglia.
La miccia del contendere è l’utilizzo di alcuni mezzi di trasporto pubblico su un percorso ad alta velocità. Secondo la Uil Trasporti, non tutti i bus impiegati sarebbero omologati per tale tratta, sollevando un serio problema di sicurezza. La risposta della Presidente Grillo, anziché chiarire, ha gettato benzina sul fuoco. Nel suo comunicato, tenta di rassicurare l’utenza e tacitare quello che definisce un “ingiustificato allarmismo”, basando la sua difesa su una premessa sbagliata.
”Mi corre l’obbligo di significare che i mezzi si muovono lungo un tratto di tangenziale (non di autostrada) per i quali sono perfettamente omologati e quindi idonei,” scrive la Presidente. Una frase che rivela una non comprensione della realtà infrastrutturale messinese. La Tangenziale di Messina, infatti, è la denominazione con cui è conosciuto il tratto urbano dell’autostrada A20 Messina-Palermo. Funzionalmente e legalmente, si tratta della stessa arteria, soggetta alle medesime normative del Codice della Strada previste per le autostrade.Immediata e durissima la controreplica della Uil Trasporti, che non ha lasciato passare l’errore. “Siamo ben lieti che l’Azienda confermi l’utilizzo della tangenziale, ma il punto è un altro”, scrive il sindacato, mettendo in evidenza come la distinzione sia irrilevante. La vera questione, per la Uil, è se “ATM in grado di garantire formalmente che tutti i mezzi impiegati lungo quel tratto siano effettivamente omologati e conformi alle normative vigenti”. Il sindacato interpreta la scelta successiva dell’azienda di dividere le corse tra percorso autostradale e viabilità ordinaria come “la vera ammissione di un problema, che si cerca di mascherare con accuse infondate”.
La Presidente Grillo, nella sua nota, aveva anche cercato di spostare il dibattito su un altro piano, collegando la veemenza del sindacato a un’indagine interna avviata dall’azienda nei confronti di un dipendente iscritto alla Uil per presunta concorrenza sleale. Un tentativo, secondo il sindacato, di “screditare l’intera Organizzazione, colpevole di aver sollevato con forza e trasparenza questioni che l’Azienda avrebbe preferito tenere sotto traccia”.La Uil Trasporti rigetta con forza le accuse, definendole un “maldestro tentativo di spostare l’attenzione dal merito delle questioni” e respinge le minacce di azioni legali ventilate dalla Presidente. “La tutela dei lavoratori – tutti i lavoratori – è da sempre la nostra unica priorità. E continuerà ad esserlo, anche quando questo disturba chi preferirebbe un sindacato silente e compiacente”, si legge nel comunicato.La battaglia è ormai aperta. Forte della correttezza della propria tesi sulla natura autostradale della tangenziale, la Uil Trasporti ha annunciato che non si farà intimidire e che a giorni convocherà una conferenza stampa per illustrare le proprie ragioni e le prossime azioni di lotta. La sicurezza degli utenti e dei lavoratori, ribadisce il sindacato, non può essere messa in discussione da distinzioni semantiche palesemente errate. Interessante sarebbe sapere cosa ne pensa sl riguardo la Polizia stradale.

