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Gaza, Meloni: ‘Da Milano immagini indegne, non cambierà nulla’

- 22/09/2025
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Tajani: ‘Non è con la violenza che si aiutano i palestinesi’. Piantedosi: ‘Deliberato attacco alla polizia’. Il Pd, ‘blocchiamo il voto in Aula finché Meloni non chiarisce la posizione italiana’

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Scontri a Milano con guerriglia alla stazione Centrale, autostrada bloccata a Bologna, tangenziale invasa dai manifestanti a Roma. In tutta Italia oggi 22 settembre mobilitazione per lo sciopero generale in solidarietà con Gaza e Paese bloccato tra stop a treni, trasporti e scuole. La settimana si è aperta manifestazioni nelle piazze, cortei, studenti in marcia ma anche porti, autostrade e tangenziali bloccate, sit in sull’A1 per “lottare al fianco della Palestina” e supportare la missione della Global Sumud Flotilla, in viaggio verso la Striscia.

Indegne le immagini che arrivano da Milano: sedicenti “pro-pal”, sedicenti “antifa”, sedicenti “pacifisti” che devastano la stazione e generano scontri con le Forze dell’Ordine.

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Corteo per la Palestina e scontri a Milano, 22 settembre 2025. ANSA/MOURAD BALTI TOUATI

Violenze e distruzioni che nulla hanno a che vedere con la solidarietà e che non cambieranno di una virgola la vita delle persone a Gaza, ma avranno conseguenze concrete per i cittadini italiani, che finiranno per subire e pagare i danni provocati da questi teppisti. Un pensiero di vicinanza alle Forze dell’Ordine, costrette a subire la prepotenza e la violenza gratuita di questi pseudo-manifestanti. Mi auguro parole chiare di condanna da parte degli organizzatori dello sciopero e da tutte le forze politiche”. Lo scrive sui social la premier Giorgia Meloni.

“Non è con la violenza, aggredendo le forze della ordine, bloccando autostrade, stazioni e porti che si aiuta la popolazione civile palestinese. Comportamenti gravi che creano anche un danno all’economia, con i turisti in fuga. Questo non ha nulla a che vedere con il diritto allo sciopero sancito dall’articolo 40 della Costituzione. Solidarietà alle forze dell’ordine, bersaglio incolpevole di questa violenza. Io sono a New York per partecipare all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite. Qui il Governo è al lavoro per aiutare il popolo palestinese e costruire la pace in Medio Oriente”, commenta a sua volta su X il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani.

Il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ha riferito che “ci sono dei contusi” e “anche delle persone fermate” per i disordini alle manifestazioni per Gaza. “La causa dei conflitti bellici che sono per il mondo, russo-ucraino e israelo-palestinese soprattutto, è talmente nobile che non va sprecata e sporcata dalle azioni di pochi ma in numero importante facinorosi, persone che cercano di cogliere la sensibilità generale su questo tema come opportunità per fare le solite azioni di violenza pura e semplice. Quello che è successo a Milano è sotto gli occhi di tutti: una deliberata violenta azione di attacco verso le forze di polizia”, ha affermato.

Il presidente del Senato Ignazio La Russa ha parlato di “Forze dell’ordine, cittadini e lavoratori presi in ostaggio dall’occupazione di autostrade e stazioni ferroviarie e dalla violenza inaccettabile di centinaia di delinquenti che si professano pacifisti, ma che in realtà stanno dando vita a vergognose guerriglie urbane. Da Milano a Roma, passando per Bologna e tante altre città: assistiamo ad azioni che nulla hanno a che fare con la protesta per Gaza e che tutti, e ripeto tutti, dovrebbero condannare”. La Russa ha quindi espresso “solidarietà forte, vera, sincera, alle Forze dell’ordine aggredite, ai cittadini e al presidente del Consiglio Giorgia Meloni, ancora una volta vittima di vile minacce”. 

“Esprimo la mia solidarietà ai cittadini, alle Forze dell’ordine e al Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, per i gravi atti messi in campo da qualche manifestante in diverse città. Vandalismo, gesti violenti e linguaggio d’odio sono da condannare e offuscano le motivazioni e la legittimità di qualsiasi manifestazione”, afferma da parte sua il presidente della Camera dei deputati, Lorenzo Fontana.

Per il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, “ci troviamo a commentare situazioni che non dovrebbero mai verificarsi. Come sempre io sono dalla parte delle Forze dell’ordine alle quali esprimo la mia massima solidarietà e vicinanza”. “La guerriglia e la violenza – ha aggiunto – non sono gli strumenti migliori per cercare di far sentire le proprie idee e, se del caso, cercare di convincere altri ad avere quelle stesse idee. La violenza non può essere una forma di comunicazione”.

Condanna le violenze anche il sindaco di Milano Giuseppe Sala: “Il vandalismo di oggi, causato da frange violente, non trova giustificazione e certamente non aiuta la causa di Gaza”, ha detto sottolineando che “in queste ultime settimane si sono succedute a Milano manifestazioni molto partecipate a difesa della causa Palestinese, sempre in maniera pacifica”.

“Bisognerà identificare il più in fretta possibile i responsabili di tutto ciò. Sono solo violenti quelli che abbiamo visto in azione alla stazione Centrale”, ha proseguito Sala in collegamento con la trasmissione di Rete4 ‘Diario del giorno’. “Quello accaduto oggi è qualcosa di ingiustificabile, sono frange molto violente. Probabilmente poteva essere la Palestina o altre cause ma la voglia di sfasciare tutto sta trasformando la zona attorno alla stazione Centrale in un campo di battaglia – ha aggiunto – È qualcosa di non giustificabile, anzi anche peggio, perché in questo momento così delicato, con una parte della città sotto l’acqua e con i problemi che ci sono abbiamo le forze dell’ ordine che stanno facendo tutto il possibile per tenere i vari fronti”.

“Vorrei sapere chi sono, vorrei che ci fossero indagini rapide perché è chiaro che ci sono frange che si spostano, magari non è detto che siano solo milanesi, ma gettano un’ombra su un manifestare che è stato tanto pacifico – ha concluso -. Il primo tema è controllare la situazione e non è facile, perché ora i disordini si sono spostati in via Pisani”.

Il M5s si schiera invece a fianco dei manifestanti: “Il Movimento 5 Stelle è al fianco di chi oggi ha scioperato ed è sceso in piazza in tutta Italia, da Nord a Sud, rinunciando ad un giorno di stipendio o sacrificando una giornata lavorativa, per solidarizzare con i civili palestinesi e opporsi al genocidio perpetrato da Netanyahu a Gaza. Una marea umana che ha dato un chiaro segnale a questo governo: basta giri di parole, l’Italia si schieri contro il genocidio. Condanniamo i gesti violenti di qualche facinoroso, ma riteniamo non debbano oscurare le ragioni di una mobilitazione enorme, pacifica, che ha restituito il pensiero di un Paese che non vuole rimanere in silenzio davanti a quanto sta accadendo. Il M5S, con i suoi parlamentari, i suoi eletti, i suoi attivisti, ha preso parte a questa marcia democratica. È ora che il governo ascolti le ragioni delle piazze”, si legge in una nota.

Sul tema della Palestina, le opposizioni intervengono intanto con forza denunciando la mancata disponibilità dell’esecutivo a riferire in aula: “Alla vigilia di importanti vertici internazionali e di votazioni cruciali in sede europea, denunciamo con forza che il governo non ha ancora dato alcuna disponibilità a venire a spiegare in Parlamento la posizione italiana rispetto alla questione palestinese. È un fatto gravissimo. Utilizzeremo tutti gli strumenti che ci mette a disposizione il regolamento perché non siamo disponibili a riprendere le votazioni finché il Governo non avrà assunto l’impegno a venire in Parlamento per comunicazioni. È intollerabile che, di fronte a una richiesta unitaria di tutte le opposizioni, l’esecutivo tiri dritto senza proferire parola”, ha detto in Aula alla Camera il vicepresidente del gruppo Pd Paolo Ciani.

“Un Governo – ha proseguito – che ignora il Parlamento e lascia gli italiani all’oscuro sulla politica estera tradisce la democrazia: Meloni deve spiegare chiaramente da che parte sta l’Italia. Il Parlamento deve votare sulle comunicazioni del Governo, perché le italiane e gli italiani e i tanti giovani che oggi sono scesi in piazza hanno il diritto di sapere da che parte della storia si pongono i deputati che hanno eletto” così Paolo Ciani del gruppo parlamentare del Pd, Italia democratica e progressista nel corso della discussione generale in corso a Montecitorio”. 

A questo proposito, il ministro degli Esteri Antonio Tajani terrà, a quanto si apprende, delle comunicazioni sulla situazione a Gaza giovedì 2 ottobre in Parlamento. Il titolare della Farnesina sarà la mattina alla Camera ed il pomeriggio a palazzo Madama. 

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Corteo per la Palestina e scontri a Milano, 22 settembre 2025. ANSA/MOURAD BALTI TOUATI
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