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Stipendi, buoni pasto e carriere: la CGIL batte i pugni e accusa il Comune di Messina. “Promesse non mantenute”

- 16/09/2025
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Francesco Fucili e Giuseppe Previti, a nome della FP CGIL, hanno richiesto un incontro urgente con il Sindaco di Messina, il Direttore Generale e il Capo di Gabinetto. Il motivo è una serie di impegni disattesi e scadenze mancate che stanno creando forte preoccupazione tra i dipendenti comunali.

Al centro della contesa ci sono gli accordi presi durante la riunione del 25 agosto. Secondo il sindacato, a quasi un mese di distanza, il silenzio dell’Amministrazione è rotto solo da notizie “non conformi a quanto dichiarato e prospettato”.


La lista degli impegni mancati

La CGIL elenca punto per punto le promesse non mantenute dal Direttore Generale, trasformando settembre in un mese di attese deluse per i lavoratori:

  • Regolamento Lavoro Agile: Doveva essere consegnato ai sindacati entro il 15 settembre, ma non se n’è vista traccia.
  • Progressioni Economiche (Peo 2023): La pubblicazione della graduatoria definitiva, l’erogazione degli arretrati e l’adeguamento dello stipendio erano previsti per settembre, ma tutto tace.
  • Buoni Pasto: Gli arretrati da novembre 2024 a febbraio 2025 dovevano essere pagati entro il 15 settembre. Anche qui, nulla di fatto.
  • Progressioni Verticali: Il regolamento per i 75 posti in deroga era atteso entro la fine di settembre.
  • Performance 2024: Manca ancora l’attivazione delle procedure per il pagamento.

Nuovi allarmi: Fondi insufficienti e indennità non pagate

A questi ritardi si aggiungono nuove e gravi preoccupazioni. La CGIL lancia l’allarme sulla copertura finanziaria della Peo 2023: “Sembrerebbe che le somme individuate, pari a € 400.000,00, non siano sufficienti per garantire la progressione a tutti gli aventi diritto”.

Inoltre, il sindacato è a conoscenza di casi in cui alcuni dipendenti non hanno percepito le indennità di responsabilità, rischio o disagio a causa di errori amministrativi. Somme che ora devono essere reperite e formalmente stanziate.


Le richieste della CGIL

Di fronte a questo scenario, la FP CGIL non si limita a protestare ma avanza due richieste precise per superare l’impasse:

  1. Un incontro immediato: Per avere chiarimenti sui ritardi e, soprattutto, “trovare le giuste soluzioni per il superamento degli elementi ostativi” che bloccano il pagamento delle spettanze ai lavoratori.
  2. Un “Gruppo di lavoro trasversale”: La proposta strategica è quella di costituire un tavolo permanente con membri della Direzione Generale e degli uffici del personale (giuridico ed economico). L’obiettivo è avere ai tavoli della contrattazione dati certi e risposte rapide sulla quantificazione delle risorse, evitando così futuri problemi e ritardi.
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