
Il deputato di Forza Italia e presidente della Commissione Insularità interviene sul trasferimento della convenzione con SNS. “Un deficit di quasi 40 milioni non deve ricadere su cittadini e lavoratori. Pronti a convocare in audizione l’assessore regionale e il ministro Salvini”.
ROMA – La gestione diretta delle tratte marittime che collegano la Sicilia alle sue isole minori passa dallo Stato alla Regione Siciliana. Un trasferimento di competenze accolto con cauto ottimismo e molta vigilanza da parte del deputato nazionale di Forza Italia Tommaso Calderone, che nella sua veste di Presidente della commissione parlamentare per il contrasto degli svantaggi derivanti dall’insularità, interviene per mettere in chiaro i potenziali rischi dell’operazione.
“Auspichiamo che tale iniziativa possa costituire un primo passo verso la risoluzione di una problematica grave e complessa”, dichiara Calderone, che subito dopo mette in luce le criticità che hanno portato a questa decisione.
Il problema nasce dalla convenzione tra il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT) e la società SNS SCpA, che regola i collegamenti. Questa convenzione prevede verifiche triennali sull’equilibrio finanziario, ma i conti sono in profondo rosso. Dopo un primo deficit di 18 milioni di euro nel triennio 2016-2019, nonostante le misure di ripiano adottate, si è generato un ulteriore e più grave disequilibrio pari a 38,6 milioni di euro.
È per far fronte a questa emorragia finanziaria che MIT e Regione Siciliana hanno concordato il passaggio di titolarità, con l’obiettivo dichiarato di “rendere più efficienti i servizi”. Ma è proprio su questo punto che si concentrano i timori di Calderone.
“Si è venuto a conoscenza che vi sarebbe, per ovviare al problema deficitario, un probabile aumento delle tariffe con riduzione di alcuni servizi, nonché di riduzioni sui CCNL del personale”, avverte il deputato. Il rischio, concreto, è che a pagare il prezzo di decenni di squilibri finanziari siano i cittadini, i pendolari, i turisti e i lavoratori del settore.
L’iter per la modifica della convenzione deve concludersi entro la fine di settembre 2025, un tempo strettissimo che richiede la massima attenzione. Per questo, Calderone annuncia un’azione di monitoraggio attenta e puntuale. “Vigileremo sull’evolversi dell’iter amministrativo – afferma – anche e soprattutto al fine di evitare che l’iniziativa assunta comporti una riduzione del servizio in termini di numero di corse e aumenti dei prezzi”.
Per garantire la massima trasparenza e ottenere tutte le delucidazioni necessarie, il Presidente della Commissione Insularità si dice pronto ad alzare il livello dello scontro politico: “Prenderemo in considerazione di convocare in audizione l’Assessore Regionale alle Infrastrutture, nonché il Ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, sen. Salvini, al fine di ottenere chiarimenti sulla vicenda”. Un avvertimento chiaro affinché il nuovo modello di gestione non si trasformi in una beffa per le comunità delle isole minori.










