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Sanità, Musolino: «Nuova rete ospedaliera da bocciare. Accanimento incomprensibile su Messina»

- 17/07/2025
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La senatrice di Italia Viva contesta la bozza dell’assessorato: “Colpiti Policlinico e Papardo. È la provincia più penalizzata con 75 posti letto in meno”.

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Messina, 18 luglio 2025 – “La bozza della nuova rete ospedaliera presentata dall’Assessore alla Salute è una proposta da bocciare senza appello. Un documento evidentemente redatto lontano dalla realtà del territorio, che si accanisce in modo particolare e incomprensibile sulla provincia di Messina, già gravata da innumerevoli criticità”.Lo dichiara in una nota la senatrice di Italia Viva, Dafne Musolino, commentando il piano di riorganizzazione della sanità siciliana che prevede pesanti tagli per i presidi ospedalieri del messinese.

“Non è dato sapere quali siano i criteri che hanno guidato questa irricevibile proposta,” incalza la Senatrice. “Assistiamo a tagli lineari, immotivati e insostenibili che colpiscono nosocomi di fondamentale importanza come il Policlinico e il Papardo, e penalizzano drammaticamente le aree interne, dove la sanità pubblica dovrebbe rappresentare un presidio di sicurezza invalicabile. La bozza prevede per l’ASP di Messina un taglio di 75 posti letto, il bilancio più pesante di tutta la Sicilia”.

“Questa riorganizzazione,” continua Musolino, “dimostra una sconcertante noncuranza dei dati statistici ed epidemiologici che dovrebbero essere alla base di qualsiasi programmazione sanitaria seria. Recenti dati Istat dimostrano come al Sud Italia l’aspettativa di vita sia inferiore di circa tre anni rispetto alla media del Centro e del Nord. Ciò proprio per le difficoltà a fare prevenzione e ad accedere alle cure. Tagliare posti letto in un contesto simile non è solo un errore di calcolo, ma sembra piuttosto una precisa scelta politica contro i più fragili”.

“È evidente che la lezione della pandemia da Covid-19 non è servita a nulla. Invece di potenziare la sanità pubblica e la sua capacità di risposta alle emergenze e alle necessità quotidiane, si torna a ragionare esclusivamente in termini di costi e di spending review, sacrificando il diritto alla salute sull’altare dei bilanci. Una logica ragionieristica che smantella la sanità pubblica a vantaggio, come sempre, delle strutture private”.

“Auspichiamo che il buon senso prevalga e che questa bozza resti solo una base di partenza da stravolgere completamente, ascoltando le istanze che provengono dai territori, dai sindacati, dagli operatori sanitari e dai sindaci che, a differenza di altri, hanno a cuore la salute dei propri concittadini. La speranza è che l’Assessorato e il Governo regionale facciano un passo indietro. Messina e la sua provincia non possono e non devono essere la vittima sacrificale di una politica sanitaria miope e dannosa”, conclude la Senatrice.

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