
L’inchiesta per omicidio stradale sulla fine del 38enne cingalese, caduto con lo scooter in galleria e travolto, si allarga. Nominato un esperto per ricostruire la dinamica, mentre si attendono i risultati dell’esame autoptico.

MESSINA – Aumenta il numero degli indagati nell’inchiesta sulla tragica morte di Thamel Shivanta, il 38enne di origine cingalese deceduto lo scorso giovedì sulla tangenziale di Messina. La Procura, nella persona della sostituta procuratrice Giorgia Spiri, ha iscritto nel registro degli indagati una quarta persona con la pesante accusa di omicidio stradale.
L’Incidente e i Nuovi Sviluppi Investigativi La vittima, secondo una prima ricostruzione, avrebbe perso il controllo del suo scooter per cause ancora in fase di accertamento da parte della sottosezione Boccetta della Polizia Stradale, rovinando a terra all’interno della galleria Baglio. Una caduta che si è rivelata fatale, poiché il 38enne è stato poi tragicamente investito da più veicoli che sopraggiungevano. Il quarto indagato, come i tre conducenti già coinvolti nelle indagini, si trovava alla guida di uno dei mezzi che, secondo l’ipotesi accusatoria, avrebbero travolto il corpo di Shivanta sull’asfalto.
L’allargamento dell’inchiesta sottolinea la complessità di un incidente che presenta ancora molti punti oscuri. La Procura di Messina è determinata a fare piena luce su ogni aspetto della dinamica e sulle responsabilità individuali.
Le Perizie Tecniche al Centro dell’Inchiesta Per dirimere i dubbi e ricostruire con esattezza la sequenza degli eventi, la magistrata Spiri ha disposto una consulenza tecnica specialistica. L’incarico è stato affidato all’ingegnere palermitano Mauro Trombetta, noto esperto di infortunistica stradale. Il perito avrà il compito cruciale di esaminare nel dettaglio i quattro autoveicoli e il ciclomotore coinvolti, tutti posti sotto sequestro giudiziario. L’obiettivo è determinare non solo le possibili cause della perdita di controllo dello scooter da parte di Shivanta, ma anche di analizzare la condotta dei conducenti delle auto, la velocità, le condizioni di visibilità all’interno della galleria e i tempi di reazione.
L’Autopsia: Un Esame Fondamentale Parallelamente alle perizie tecniche sui mezzi, un altro snodo fondamentale dell’indagine sarà rappresentato dall’esito dell’autopsia sul corpo di Thamel Shivanta. L’esame autoptico, in programma per domani presso l’obitorio del Policlinico di Messina, dovrà fornire risposte chiare a un quesito drammatico e giuridicamente rilevante: il 38enne è deceduto a causa delle lesioni riportate nella caduta iniziale dallo scooter, o era ancora in vita quando è stato investito dai veicoli sopraggiunti? La risposta a questa domanda potrebbe modificare significativamente il quadro accusatorio per i conducenti coinvolti, distinguendo tra le conseguenze dirette della caduta e quelle degli investimenti successivi.
L’intera comunità attende con apprensione gli sviluppi di questa dolorosa vicenda, che riaccende i riflettori sulla sicurezza nelle gallerie e sulle tangenziali, arterie cruciali ma spesso teatro di gravi incidenti. Le indagini proseguono serrate per restituire una verità completa sulla morte di Thamel Shivanta.
