
«Ho segnalato al Sub Commissario per il Risanamento e alle autorità competenti una grave situazione di degrado nella zona di Ritiro, in prossimità della palestra comunale e della salita che porta a via San Jachiddu. Si tratta di immobili appartenenti alle aree di sbaraccamento che, pur essendo stati svuotati dei loro abitanti già trasferiti nelle nuove abitazioni, non sono stati sigillati o demoliti.La mancata chiusura di porte e finestre ha trasformato questi edifici abbandonati in vere e proprie discariche a cielo aperto, con rifiuti di ogni genere accumulati all’interno e all’esterno. La situazione ha attirato insetti, topi, scarafaggi e altri animali, creando un ambiente malsano che sta diventando insostenibile per i residenti della zona, costretti a convivere quotidianamente con cattivi odori nauseabondi e condizioni igieniche che definire precarie è un eufemismo.Il paradosso è evidente: da un lato celebriamo giustamente i successi del piano di risanamento per quanto riguarda l’assegnazione delle nuove case – risultano ancora da trasferire solo due nuclei familiari in tutta l’area – dall’altro permettiamo che questi stessi luoghi si trasformino in nuovi focolai di degrado. È come se avessimo fatto metà del lavoro, dimenticandoci della parte finale ma altrettanto importante.Le foto che accompagnano questa segnalazione parlano chiaro: mobili abbandonati, materassi, elettrodomestici, bottiglie, sacchetti della spazzatura, resti di cibo. Un campionario completo di tutto ciò che non dovrebbe trovarsi in un’area residenziale. E tutto questo accade in pieno centro abitato, non in qualche zona periferica dimenticata. Ho chiesto tempi certi per la demolizione di questi immobili o, quantomeno, la loro immediata sigillatura nelle more dell’abbattimento. Con l’arrivo del caldo estivo, la situazione igienico-sanitaria è destinata a peggiorare ulteriormente, trasformando quello che è già un problema serio in una vera e propria emergenza.Non possiamo permettere che il processo di risanamento si fermi a metà strada. Non basta dare le case alle famiglie se poi lasciamo che i vecchi immobili diventino nuovi centri di degrado. È necessario completare il percorso fino in fondo, demolendo o sigillando quanto prima questi edifici abbandonati. La dignità dei residenti di Ritiro e la salute pubblica non possono più attendere».Lo dichiara in una nota il vice presidente supplente del Consiglio comunale, Giandomenico La Fauci (Ora Sicilia).






