L’inchiesta sulla tragica fine del 38enne, che tornava dal lavoro in scooter, muove i primi passi. La Procura ordina accertamenti tecnici sui mezzi sequestrati per ricostruire la dinamica fatale all’interno della galleria Baglio.
MESSINA – Proseguono con la massima urgenza le indagini per fare piena luce sul tragico incidente stradale costato la vita a Pryal Thamel Shivanta, il 38enne di origini straniere deceduto lo scorso 22 maggio (o inserire data esatta se diversa e recente) mentre percorreva in scooter la tangenziale di Messina. L’uomo stava rientrando a casa dal lavoro quando ha trovato la morte all’interno della galleria Baglio. La Procura di Messina, con la sostituta procuratrice Giorgia Spiri, titolare del fascicolo, ha disposto una serie di accertamenti irripetibili, tra cui l’autopsia sul corpo della vittima.
L’esame medico-legale, fondamentale per chiarire le esatte cause del decesso, è stato fissato per martedì prossimo e sarà eseguito presso l’obitorio del Policlinico universitario. L’obiettivo primario dell’autopsia sarà stabilire se Pryal Thamel Shivanta sia morto sul colpo a seguito di un impatto iniziale o di una caduta autonoma, oppure se il decesso sia sopraggiunto a causa dell’investimento da parte delle altre auto che sopraggiungevano in quel momento nella galleria.
Parallelamente, la Polizia Stradale, che ha immediatamente posto sotto sequestro tutti i mezzi coinvolti – lo scooter della vittima e tre automobili – e ha già ascoltato i primi testimoni, è al lavoro per eseguire gli accertamenti tecnici disposti dall’autorità giudiziaria. Questi rilievi mirano a ricostruire l’esatta dinamica del sinistro: si dovrà capire se il 38enne abbia perso il controllo del suo mezzo a due ruote a seguito di una collisione con un altro veicolo, a causa di un malore, per una turbativa esterna o per altre cause ancora da definire. Sarà cruciale determinare la sequenza degli impatti e se il motociclista fosse già a terra quando è stato eventualmente travolto.
Nel registro degli indagati, come atto dovuto per permettere loro la partecipazione agli accertamenti tecnici non ripetibili (come l’autopsia, attraverso propri consulenti), sono stati iscritti i conducenti delle tre automobili coinvolte nell’incidente: si tratta di due donne e un uomo. Una delle automobiliste, in evidente stato di shock subito dopo il sinistro, era stata accompagnata al pronto soccorso per le cure necessarie.
La scena dell’incidente era apparsa subito drammatica ai primi soccorritori del 118 e agli agenti della Polstrada, che purtroppo non hanno potuto fare altro che constatare il decesso di Shivanta e provvedere a coprire i suoi resti straziati, in attesa dell’arrivo del medico legale. L’arteria stradale in direzione Messina è rimasta chiusa al traffico per diverse ore, fino a oltre le 18:00 di quel tragico giorno, con la formazione di lunghe code e pesanti disagi per la circolazione lungo l’intera tangenziale.
L’inchiesta prosegue serrata per accertare ogni eventuale responsabilità e per dare risposte alla famiglia della vittima e a una comunità scossa dall’ennesima tragedia sulle strade.
