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Furci Siculo, intitolato a Lorena Quaranta il palazzetto dello sport. Musolino ai giovani presenti “Non sentitevi mai soli. Mai paura di essere giudicati”

- 30/04/2025
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Intitolato stamane a Furci Siculo il palazzetto dello sport a Lorena Quaranta la studentessa uccisa dal fidanzato nel 2020. La comunità di Furci non ha mai dimenticato Lorena che in questa comunità risiedeva per poter studiare all’Università di Messina. Oggi in un gremitissimo palazzetto, pieno di giovanissimi, alla presenza del Sindaco di Furci Matteo Francilia, della senatrice di Italia Viva Dafne Musolino, del Questore Annino Gargano e del Prefetto di Messina Cosima Di Stani, della rettrice dell’Università di Messina Giovanna Spatari dei sindaci della provincia jonica, delle altre autorità presenti, ma soprattutto dei genitori di Lorena venuti appositamente da Favara accompagnati dal Sindaco Antonio Palumbo, è stata scoperta la targa che intitola a Lorena Quaranta la struttura sportiva. Il PalaQuaranta, così ribattezzato dalla Rettrice Spatari, ha ascoltato le parole di ricordo della giovane uccisa e di sostegno e salvaguardia nei confronti dei giovani e giovanissimi presenti sugli spalti. Particolarmente commosso l’intervento del Prefetto Cosima Di Stani.

Presente la senatrice Dafne Musolino che in qualità di parlamentare è intervenuta per due volte affinché il processo all’autore del femminicidio di Lorena si svolgesse tenendo conto della cruda realtà del gesto criminale, soprattutto coinvolgendo il Ministro della Giustizia Nordio quando ai giudici è stato chiesto di tener conto di improbabili attenuanti derivanti da “stress da covid” e dal lockdown, scongiurandone l’applicazione.

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La Musolino era già intervenuta ancor prima, ricordiamo, quando vi era il pericolo che il processo venisse invalidato per il superamento dell’età massima di un giurato. Oggi, pertanto, la presenza della Musolino particolarmente gradita dalla famiglia che l’ha abbracciata a lungo e con trasporto. La Musolino nel suo intervento rivolgendosi ai giovani presenti ha detto che “i meccanismi contro i quali potreste trovarvi a dovervi difendere non debbono farvi sentire soli. Non siete soli: ci sono le istituzioni, noi parlamentari, la scuola, le associazioni, ma soprattutto la famiglia con la quale è essenziale che sia sempre presente ed attivo il dialogo senza la paura, mai, di essere giudicati. Il timore del giudizio isola. Vogliamo che voi comprendiate che nessuno di voi rimarrà mai solo e che il dialogo con famiglia e istituzioni consente di difendersi dalla violenza. L’intitolazione odierna del palazzetto a Lorena è un gesto importante che assume il significato dell’esigenza di eradicare il fenomeno della violenza che deve essere combattuta con la condivisione senza paura di quel che vi accade. Con la conoscenza e la consapevolezza la violenza si sconfigge. Ogni disagio non deve essere sottovalutato, ma, ribadisco, condiviso, al fine di non rimanere soli a combatterlo. Siamo una comunità della quale Lorena non ha mai smesso di fare parte e questa intitolazione ne è la prova” ha concluso Dafne Musolino.

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