E’ Natale e, si sa, in una Messina in cui, con un commercio in crisi, in una città economicamente in affanno, è il momento “buono” per chi fa commercio e con esso “ci campa” la propria famiglia e quella dei suoi dipendenti, per cercare di recuperare i mancati guadagni ed i cali di fatturato. E’ il momento in cui proprio non ci voleva un’ordinanza che ha fatto capolino in via Giordano Bruno sui pali della segnaletica verticale che costeggiano la centralissima strada cittadina.
Stiamo parlando del centro storico di Messina, anzi del centro economicamente pulsante, quello che, tra i moltissimi dipendenti statali ed i pochi di ditte private, rappresenta la vera “anima” economica della città. Quella in sostanza che poi paga le tasse in soldoni e non in trattenute.
Ma eccola l’ordinanza “ammazza Natale” che obbligherà, dal 7 al 17 dicembre (in altri cartelli dal 5 al 15) residenti, lavoratori e soprattutto avventori a non poter parcheggiare in quella via, alla faccia, ancor di più, anche dei commercianti del viale San Martino, già chiuso di suo. Insomma anche una delle poche possibilità di trovare un parcheggio per i clienti del Viale e per quelli delle vie limitrofe, è stata immediatamente soppressa dall’amministrazione comunale che ha scelto il periodo peggiore per i lavori di cui Messina è piena.
Ma piuttosto che approntare lavori in via Giordano Bruno e quel che rappresenta, senza metterne in dubbio la bontà, ma solo la scelta del periodo, non sarebbe stato meglio programmare finalmente quelli di proseguimento lavori del parcheggio di via La Farina, di quel “fosso” che doveva molto tempo fa, ormai, diventare un parcheggio multipiano e che avrebbe alleggerito di certo la difficoltà di chi, provenendo dalle zone periferiche di Messina, che non può o, semplicemente, non vuole usare i mezzi pubblici, deve trovare un posto per la propria auto con cui ha portato con sé la propria famiglia?
Invece di aumentare la possibilità di far parcheggiare i messinesi con la PROPRIA auto al seguito, il cui uso, ricordiamo, E’ LIBERA SCELTA DI CIASCUNO, l’amministrazione li sottrae e proprio a Natale. “Ma il ‘programma’ è forse quello di condurre ai punti più estremi la crisi fino alla chiusura delle attività del centro?” Come qualcuno comincia a chiedersi? No di certo, non possiamo crederci, ma le azioni, i fatti e le decisioni intraprese non inducono ad un bel pensare…
