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“Matassa”: assolti i politici perché “il fatto non sussiste”. Prescritti i reati elettorali. 25 condanne e 16 assoluzioni

- 17/06/2021

“Matassa”: assolti i politici perché “il fatto non sussiste”. Prescritti i reati elettorali. 25 condanne e 16 assoluzioni

 

17 giugno

Tra prescrizione dei reti elettorali ed intercettazioni “non utilizzabili”, come eccepito dagli avvocati della difesa, Francantonio Genovese, Franco Rinald e Paolo David hanno incassato l’assoluzione nel loro coinvolgimento nell’ambito dell’inchiesta e del processo denominato “Matassa” che si è concluso oggi in appello. 25 condanne e 16 assoluzioni, contro le 39 e sei assoluzioni del primo grado, il bilanco della sentenza di oggi per l’appello del maxi processo per le commistioni tra politica, mafia e criminalità organizzata. Prescritti tutti i reati elettorali per i politici coinvolti ed assoluzione perché “il fatto non sussiste” per le accuse di corruzione elettorale ed agganci con la criminalità organizzata per le sessioni elettorali delle regionali del 2012 fino alle politiche del 2013. Una vittoria per il loro collegio difensivo visto che nel 2019, in primo grado, Genovese era stato condannato a 4 anni e 2 mesi, Rinaldi a 3 anni e 4 mesi e Capurro e David a 4 anni e 9 mesi.

Rimodulate invece le condanne comminate in  primo grado per Giuseppe Scimone Cambria, dieci anni di reclusione, per Giovanni Celona undici anni e sei mesi di reclusione, per Francesco Celona quattro anni e sei mesi di reclusione e ottocento euro di multa,  Fortunato Cirillo dieci anni di reclusione, sei anni per Francesco Comandè, sette anni ad Andrea De Francesco, sette anni per Francesco Foti, dieci anni per Lorenzo Guarnera e Salvatore Mangano, ventidue anni per Raimondo Messina, tre anni e sei mesi per Massimiliano e Rocco Milo, sedici anni e sei mesi per Gaetano Nostro, sette anni e quattro mesi per Giuseppe Pernicone, dieci anni per Adelfio Perticari, dieci anni per Salvatore Pulio, sette anni e sei mesi per Francesco Tamburella, un anno e dieci mesi per Concetta Terranova, dieci anni per Domenico Trentin, tredici anni per Carmelo Ventura, dieci anni per Giovanni Ventura. E stata invece stralciata la posizione di Santo Ferrante, che era stato condannato in primo grado a sedici anni, adesso rinviato ad altro collegio.