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ASP MESSINA – Alagna nuovo direttore sanitario nominato da La Paglia. Rafforzare USCA e tracciamento.

- 14/12/2020

14 Dic

A Messina casi in aumento ed anche i decessi non accennano a diminuire. E’ così che l’Asp di Messina, il direttore generale La Paglia, nomina il suo nuovo direttore sanitario, Bernardo Alagna, che avrà funzioni di commissario Covid per Messina, al fianco di Carmelo Crisicelli, Bernardo Alagna è stato già direttore della Centrale SEUS del 118 e direttore sanitario dell’Irccs Neurolesi, nonché dirigente presso l’Assessorato della Salute regionale.

«Ho scelto forse il momento peggiore per iniziare questa ulteriore esperienza, ma il fatto di provenire da un settore che si occupava dell’emergenza-urgenza della provincia di Messina mi favorisce, perché ho già una perfetta conoscenza delle situazioni più critiche presenti nell’ambito del bacino, e questo mi gioverà nel lavoro che andrò a compiere» dichiara Alagna in un intervista ad Insanitas.

«La situazione è quella che è diffusa in tutta la Sicilia, con i casi da Covid-19 in aumento. Stiamo quindi, mettendo in campo tutte le azioni che servono per contenere e circoscrivere questo incremento. In particolare, i provvedimenti su cui stiamo lavorando prevedono sia il potenziamento sul territorio delle USCA sia un maggiore rafforzamento degli ospedali con riferimento ai posti letto» continua.

Uno dei passi principali secondo Alagna è rafforzare le USCA che fino ad oggi sono apparse insufficienti ed inadeguate, non pronte a fronteggiare emergenza e tracciamento: «Abbiamo ancora margini di ricovero percentualmente ampi, anche perché sono state messe in campo convenzioni con le Case di cura private, in cui poter ricoverare pazienti che necessitano di cure a bassa intensità. Abbiamo a disposizione circa una sessantina di posti, di cui possiamo avvalerci in caso di emergenza. Inoltre, ho avuto un colloquio con il capo Dipartimento delle cure ospedaliere per verificare sia il numero che l’efficienza dei posti letto negli ospedali, perché è importante avere contezza della capienza di cui disponiamo, e poter essere sempre in linea con l’andamento della curva epidemiologica. Per quanto riguarda le terapie intensive, come ASP abbiamo aperto due posti nel Covid Hospital di Barcellona, ma soprattutto le Aziende ospedaliere cittadine come Policlinico e Papardo, stanno attualmente potenziando sia le sub-intensive che le intensive. La nostra intenzione è quella di arrivare dalle 13 USCA già attive nel Messinese alle 32 previste dalle linee di indirizzo dell’assessorato regionale alla Salute, che richiede 1 unità ogni 25.000 abitanti. Stiamo elaborando un cronoprogramma, in modo che sia tutto pronto entro fine mese. Si tratta di uno sforzo organizzativo notevole che comporta un recupero di medici, infermieri, di personale e di autisti soccorritori che possano ottemperare ai tamponi e alla sorveglianza sanitaria dei pazienti. A me interessa soprattutto che le USCA abbiano una propria cabina di regia, che le coordini e dispieghi al meglio la loro capacità clinica sul territorio. Spesso infatti, tali Unità sono maggiormente occupate a fare tamponi piuttosto che a sorvegliare l’andamento clinico dei positivi in isolamento domiciliare, i quali devono essere monitorati e ricoverati nel caso in cui la situazione dovesse peggiorare. Vogliamo quindi potenziare questo servizio tra emergenza-urgenza e USCA sul territorio, finora un po’ lento».

Alagna prevede anche l’identificazione di Covid Hotel: «Stiamo lavorando alacremente insieme ai sindaci, che ci stanno offrendo la propria disponibilità anche attraverso l’individuazione di locali per attivare queste ulteriori USCA. Il commissario per il Covid, il dott. Crisicelli, ha già fatto una ricognizione per i siti dove saranno collocate le nuove Unità sia nella zona ionica che in quella tirrenica, prevedendo anche quelle specificamente dedicate all’ambiente scolastico. Saranno implementati poi i Covid hotel, strutture recettive che servono a ricoverare quei pazienti che devono fare la quarantena, ma le cui condizioni domiciliari non sono idonee o che provengano da fuori. Stiamo lavorando al servizio dei tamponi con drive-in, aumentando i luoghi in cui poterli effettuare nell’ambito della provincia, in modo da velocizzarne l’esecuzione ed evitare lunghe attese a chi deve sottoporsi al test. Chi presenta sintomi o è stato a contatto con un positivo, può prenotarsi tramite le USCA. Sono misure importanti perché potenziano l’azione di screening sul territorio, la ricerca di asintomatici o la conferma di pazienti che abbiano già sintomi» conclude Alagna.

(Fonte INSANITAS)