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ATM replica alle accuse sulla selezione degli autisti: Picciolo, “Avviate procedure di verifica. Accuse calunniose ed insussistenti”

- 24/09/2019

Messina, 24 settembre 2019

A rispondere al nostro articolo ed al virgolettato da noi riportato circa la procedura di selezione degli autisti a tempo determinato di ATM è Pietro Picciolo, componente della Commissione di Liquidazione.

ATM non ci sta ad una lettura, secondo la Commissione di Liquidazione, “parziale” dei fatti, soprattutto alla luce delle “verifiche già avviate” e della ferma decisione di vederci chiaro circa i requisiti presentati dai candidati sotto analisi ed ai quali l’azienda ha già chiesto spiegazioni. La procedura di selezione stessa, infatti, come già da noi scritto, consente di fare luce su eventuali errori nella presentazione di documenti che potrebbero essere non conformi con quanto richiesto dal bando e per i quali adesso saranno le verifiche ad accertarne la correttezza. Riportiamo pertanto in modo integrale la replica del dottor Pietro Picciolo nell’interesse di ATM.

Con riferimento all’articolo apparso sul vostro giornale, intitolato “Atm, selezione irregolare 30 autisti. Lettera a De Luca: ‘I concorsi all’ATM sono risultati truccati ed illegali’, ci corre l’obbligo di rappresentare le inesattezze e le calunniose affermazioni contenute nella nota riportata con il virgolettato.

Fermo restando che i sottoscritti liquidatori hanno avviato le procedure di verifica a seguito dei circostanziati esposti ricevuti, si evidenzia che gli stessi non possono consentire di affermare che il concorso Atm è risultato truccato ed illegale, essendo proprio in corso la fase di accertamento.

Le suggestive (melius: strumentali), affermazioni tratte e riportate dal contenuto della nota in commento, alterano la realtà dei fatti dando per scontata l’inesistenza di requisiti in capo ad alcuni selezionati e/o la loro invalidità, rappresentando altresì la non veritiera richiesta fra i requisiti previsti nel bando di condizioni, le quali invece non sono assolutamente contemplate.

Tuttavia la evidenza contenuta nel vostro articolo relativa alla trasparenza della procedura di selezione affidata dall’azienda al centro per l’Impiego e ad una commissione esaminatrice terza, di assoluta e certa affidabilità e professionalità, ha permesso di garantire la regolarità della stessa e le sue risultanze.

Allo stato, infatti, l’azienda ha provveduto ad interessare dell’esposto ricevuto, sia il centro per l’Impiego che i componenti della commissione esaminatrice, dandone notizia anche alla guardia di finanza, già interessata dall’esponente, ed ha invitato gli interessati dell’esposto a fornire i chiarimenti che riterranno opportuni, in esito aio quali l’azienda assiumerà i conseguenti provvedimenti.

Non riteniamo di approfondire la presente replica a quanto imprudentemente affermato dall’esponente, trattandosi di circostanze che coinvolgono persone terze ai fatti ancora in fase di accertamento. Ribadiamo però che, così come a fronte del circostanziato esposto ricevuto, abbiamo tempestivamente attivato le procedure di verifica propedeutiche agli eventuali conseguenti provvedimenti, con la stessa attenzione non possiamo consentire che con le calunniose affermazioni venga inquinato un procedimento legittimo e trasparente ingenerando dubbi di legalità sull’operato dell’azienda ed insinuando la sussistenza di comportamenti illeciti, per i quali l’azienda si tutelerà nelle competenti sedi, civili, penali, amministrative e disciplinari, nei confronti dei responsabili.

Fin da subito comunque verrà esposta querela nei confronti di chi ha sporcato il nome dell’Azienda e comunque si procederà con le stesse azioni contro coloro che continueranno a mettere in cattiva luce l’Azienda, asserendo falsamente che la stessa, e chi agisce nella legalità e nella trasparenza avendone la rappresentanza legale, siano capaci di porre in essere atti illegittimi.

La Commissione di Liquidazione di ATM ”