Messina, 30 ottobre 2018
Comunità alloggi per pazienti psichiatrici: gestione e servizi, è stato l’argomento all’ordine del giorno della VII Commissione Politiche Sociali, presieduta dalla consigliera Cristina Cannistrà (M5S) svolta lo scorso giovedì 25, in cui sono stati convocati in audizione tutti i soggetti interessati, Azienda Sanitaria Provinciale (direttore generale, sanitario e del dipartimento di salute mentale) l’assessore alle Politiche Sociali Alessandra Calafiore con il dirigente al ramo, le associazioni dei familiari di pazienti psichiatrici, Pegaso e IoPersona, e tutte le cooperative che gestiscono le comunità, “Gocce”, “In cammino”, “Azione Sociale” e “San Vincenzo De Paoli”.
“Lo scopo della convocazione – ha sottolineato la consigliera Cannistrà – era affrontare, in un confronto a più livelli, il ritardo di circa 11 mesi nel pagamento delle fatture. Le cooperative hanno esposto alla commissione, in modo chiaro ed inequivocabile, le problematiche inerenti alla non realizzazione del sistema integrato socio sanitario e le ricadute di questo sulle spese di gestione. L’aula ha accolto le istanze attraverso un proficuo confronto in cui si è evidenziato, tra le altre cose, le lunghe liste d’attesa per l’ingresso in comunità. Tutto ha origine da una circolare inviata lo scorso agosto, dal dirigente del dipartimento Politiche Sociali ai gestori delle comunità in cui si chiede di attuare una doppia fatturazione, il 40% va chiesto all’ ASP mentre il 60% spetta al Comune di Messina.
La causa è un’errata interpretazione di una circolare regionale, applicata solo dal Comune di Messina, generando un ritardo, di undici mesi, nei pagamenti alle imprese e agli operatori che gestiscono questi servizi. Il rapporto, cosi come recitano i decreti, è esclusivamente fra le cooperative sociali ed il Comune, il quale dovrà, invece, ricevere l’importo del 40% dell’intera retta dall’Asp di Messina, mentre per il restante 60% lo stesso ente locale potrà ricavarlo dalla quota di compartecipazione di ogni singolo utente, oltre che dal contributo che la Regione Sicilia versa in proporzione al numero di ricoveri che ciascun comune annualmente dispone all’interno delle comunità alloggio.
Si auspica che l’intervento annunciato dal Sindaco sia tempestivo, visto che il problema è di ordine burocratico, affinché si consenta alle comunità alloggio di continuare a svolgere serenamente un lavoro socialmente utile, per quanto gli operatori non si sono mai sottratti nonostante le difficoltà. Prevedere, inoltre, di intervenire nella realizzazione del sistema integrato dei servizi socio-sanitari, distrettuale, cosi come previsto dalla legge, per favorire lo sviluppo della persona attraverso un adeguato utilizzo delle risorse e assicurare migliori condizioni di vita, finalizzati all’inclusione”.
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