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Messina, scudo per le vittime vulnerabili: siglato il protocollo per l’assistenza psicologica h24 in Procura

- 19/12/2025
stanza rosa carabinieri
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MESSINA – Una rete solida tra giustizia e sanità per non lasciare sole le vittime di violenza nel momento più delicato: quello del racconto. È questo il cuore del nuovo protocollo d’intesa firmato stamane presso i locali di Palazzo Piacentini , un accordo che mira a garantire la pronta reperibilità di psicologi e neuropsichiatri infantili durante le indagini su reati ad alto impatto traumatico.

L’iniziativa, che vede la sinergia tra la Procura della Repubblica, l’Università di Messina, l’ASP, l’Azienda Universitaria Policlinico, l’Ospedale Piemonte/IRCCS e l’Ordine regionale degli Psicologi, assume un valore strategico in particolare per i procedimenti di “codice rosso” e quelli previsti dalla recente legge n. 181 del 2 dicembre 2025.

La rete istituzionale e gli obiettivi

Al tavolo della firma erano presenti i vertici delle istituzioni coinvolte, tra cui il Procuratore della Repubblica Distrettuale Antonio D’Amato, la Rettrice Giovanna Spatari e il Direttore Generale dell’ASP Giuseppe Cucci. L’obiettivo primario è trasformare quella che era una “buona pratica” in un impegno strutturale e stabile, garantendo un supporto tecnico-scientifico immediato agli uffici giudiziari.

Il protocollo prevede la predisposizione di elenchi di professionisti reperibili in emergenza, pronti a intervenire presso la Procura o gli uffici di Polizia Giudiziaria. Questo permetterà di “consentire escussioni più rispettose e affidabili”, utilizzando un linguaggio adeguato all’età e alla fragilità di chi ha subito violenza.

Un investimento sulla dignità delle vittime

Il Procuratore D’Amato ha espresso grande soddisfazione per un accordo che giunge a ridosso dell’approvazione della nuova legge sul femminicidio, mettendo concretamente in rete le istituzioni preposte alla tutela delle vulnerabilità. Sulla stessa linea il Direttore Generale dell’ASP, Giuseppe Cucci, che ha sottolineato come garantire la presenza di specialisti qualificati h24 significhi “tutelare la dignità e la sicurezza delle vittime più fragili” e investire sulla qualità stessa delle indagini.

Prevenzione e formazione

Non solo emergenza, ma anche monitoraggio e formazione. L’accordo istituisce un tavolo tecnico per verificare l’attuazione del protocollo e programmare momenti formativi congiunti, necessari per adottare protocolli psico-forensi uniformi e basati su evidenze scientifiche. Come evidenziato dalla Rettrice Spatari, la sinergia è fondamentale anche in ottica preventiva.

L’appello alla cittadinanza

A margine della firma, dalla Procura arriva un monito chiaro: l’intervento giudiziario spesso giunge quando è troppo tardi. Il vero contrasto alla violenza risiede nella diffusione della cultura del rispetto. Sebbene l’Ufficio di Procura disponga di un’organizzazione capace di monitorare le violenze domestiche anche in assenza di denuncia — grazie al dialogo costante con il Tribunale per i minorenni e i giudici civili — resta fondamentale il ruolo della comunità. L’invito è a segnalare ogni situazione che nasconda criticità, perché “purtroppo le vittime non sempre sono nelle condizioni di denunciare”.

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