
ROMA, 17 DIC – “La doppia bocciatura della Corte dei conti conferma l’approssimazione con la quale il ministro Salvini ha gestito il dossier del Ponte sullo Stretto. Nella fretta di intestarsi la più grande infrastruttura del Paese, il vice premier ha trascurato tempi e modi. Soprattutto, ha trasformato un’opera concepita per essere realizzata con fondi privati e una partecipazione pubblica, in una a totale carico della finanza pubblica, senza una seria analisi dei costi”. Lo dice la senatrice di Italia Viva Dafne Musolino.
“Il governo ha quindi fatto parziale marcia indietro e definanziato il progetto. Ora – aggiunge Musolino – chiediamo al presidente della regione Sicilia Schifani di liberare le risorse a valere sul Fondo di sviluppo e coesione pari a 1,3 miliardi di euro. Basta propaganda, si utilizzino quei finanziamenti per la Sicilia “.

ANSA / MATTEO BAZZI









