

Si chiude con un verdetto di assoluzione piena il nuovo giudizio d’appello relativo alla tragica scomparsa di Antonino Tomasello, l’operaio di Messinambiente che perse la vita nel luglio del 2014 in un incidente sul lavoro lungo il torrente Pace, a Messina.
La Corte d’Appello di Messina ha decretato l’assoluzione per tutti i sei imputati coinvolti nel procedimento, ribaltando le aspettative dopo il rinvio della Suprema Corte. La formula utilizzata dai giudici è quella più ampia: «perché il fatto non sussiste».
Il verdetto scagiona definitivamente i vertici e i responsabili della sicurezza dell’epoca:
- Natale Cucè, responsabile del servizio di prevenzione e protezione di Messinambiente spa;
- Antonino Miloro, all’epoca direttore tecnico;
- Claudio Sindoni, dirigente responsabile del settore servizi;
- Pietro Arrigo, Roberto Lisi e Cesare Sindoni, addetti al servizio di prevenzione e protezione.
La vicenda giudiziaria era tornata nelle aule della Corte d’Appello dopo che la Corte di Cassazione aveva accolto il ricorso presentato dalla Procura Generale e dalla parte civile, annullando una precedente sentenza di assoluzione e disponendo un nuovo processo. La tragedia si consumò nell’estate del 2014, quando Tomasello, alla guida di una spazzatrice, precipitò nel greto del torrente Pace perdendo la vita.
Il collegio difensivo che ha assistito gli imputati in questo articolato percorso giudiziario è composto dagli avvocati Pietro Venuti, Alberto Gullino, Giuseppe Carrabba, Carmelo Scillìa e Gianluca Currò.










