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MESSINA, VILLA PUGLIATTI: IL COMUNE RICORRE AL CGA CONTRO IL VINCOLO. ALESSANDRO RUSSO: “SCELTA INCOMPRENSIBILE, BASILE SMENTISCE LE PROMESSE ELETTORALI”

- 19/11/2025
ale russo

L’Amministrazione impugna la sentenza del Tar che proteggeva l’agrumeto storico per realizzare la piastra logistica. Duro affondo del consigliere Dem: «Si rischia di cancellare l’ultimo polmone verde tra Contesse e Pistunina senza valutare alternative».

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Messina, 19 novembre 2025 – Il Comune di Messina non si arrende e decide di portare la battaglia su Villa Pugliatti davanti ai giudici amministrativi di secondo grado. Si apprende infatti che l’Amministrazione ha proposto ricorso al Consiglio di Giustizia Amministrativa (CGA) contro la sentenza del Tar di Catania che, rigettando una prima istanza di Palazzo Zanca, aveva blindato il vincolo storico-artistico posto dalla Soprintendenza sulla villa e sul prezioso fondo agricolo pertinente.

A sollevare il caso politico è il consigliere comunale Alessandro Russo, PD, che definisce la scelta “incomprensibile” e attacca duramente la strategia di Palazzo Zanca. Al centro della contesa c’è la volontà dell’Ente di realizzare una piastra logistica che, secondo l’attuale progettazione di massima, andrebbe a “travolgere per intero” il vincolo che protegge l’agrumeto, considerato l’ultimo grande spazio verde residuo nell’intero territorio compreso tra Contesse e Pistunina.

Il nodo delle alternative e i dubbi sul traffico

Secondo Russo, l’approccio dell’Amministrazione appare frettoloso e privo di una visione d’insieme. Il consigliere dem si chiede perché, in fase di progettazione, non siano state studiate ipotesi alternative che permettessero di salvare il fondo agricolo. Una soluzione concreta, suggerisce l’esponente dell’opposizione, poteva essere quella di inglobare nel progetto gli spazi ex industriali, ormai in disuso, situati subito a nord di Villa Pugliatti: una mossa che avrebbe consentito di limitare l’impatto ambientale garantendo la convivenza tra la nuova infrastruttura logistica e la sopravvivenza dell’agrumeto. Inoltre, Russo solleva dubbi tecnici sull’effettiva necessità di un’opera così dimensionata: “Le attuali previsioni di traffico sullo Stretto, che da anni sono in costante calo come testimoniano i dati ufficiali, giustificano ancora una piastra logistica così estesa?“.

La “giravolta” del Sindaco

Sul piano politico, si evidenzia quella che Russo descrive come una palese contraddizione del Sindaco Federico Basile. La nota stampa ricorda come, non più lontano di tre anni fa, l’allora candidato sindaco visitasse i luoghi dell’agrumeto “scongiurando dinanzi ai cittadini di Pistunina” che quell’area non sarebbe stata toccata. All’epoca, Basile si opponeva fermamente all’ipotesi di un deposito GNL ipotizzato dall’Autorità Portuale proprio in quel fondo, difendendolo come unico polmone verde del quartiere. “Cosa è cambiato in tre anni nelle opinioni di Basile?”, incalza Russo. “Perché in campagna elettorale difendeva quell’importante polmone verde e ora spinge per il ricorso al CGA contro la sua sopravvivenza?“.

Il paradosso: privati contro cemento pubblico

La riflessione finale del consigliere sottolinea un paradosso che definisce “grottesco e preoccupante”. In una rara inversione dei ruoli, sono i privati cittadini a difendere il verde e le testimonianze storiche (architetture di secoli fa e antiche tecniche di coltivazione tutelate dalla Soprintendenza), mentre l’Amministrazione pubblica sembra voler cementificare. “Addossare ai soli privati la responsabilità di voler ‘bloccare’ l’iniziativa è fuorviante”, conclude Russo, accusando la Giunta di voler eliminare preziose testimonianze del passato giustificando tutto con il “trito ritornello dello sviluppo”.

Alessandro Russo
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