La vicenda surreale all’aeroporto El Prat. Un bambino di 10 anni bloccato ai controlli. La famiglia, per non perdere i biglietti, decide di partire comunque. Decisivo l’intervento della Guardia Civil dopo la denuncia social di un’assistente di volo.
BARCELLONA – Esistono storie che superano i confini della logica, lasciando un sapore amaro di incredulità e sconcerto. Quella avvenuta qualche giorno fa nel caos estivo dell’aeroporto El Prat di Barcellona è senza dubbio una di queste. Un racconto che mette in discussione il concetto stesso di priorità e responsabilità genitoriale, ponendo una domanda agghiacciante: quanto vale un biglietto aereo rispetto al benessere di un figlio?
La scena è quella di migliaia di partenze quotidiane. Una famiglia – padre, madre e due figli – si presenta all’imbarco, pronti per iniziare le proprie vacanze. Ma al momento del controllo documenti, arriva l’intoppo: il passaporto del figlio di 10 anni risulta scaduto. Un imprevisto fastidioso, ma risolvibile, che per qualunque famiglia segnerebbe la fine del viaggio o l’inizio di una corsa contro il tempo per trovare una soluzione. Per questa famiglia, invece, si trasforma in un bivio surreale.
Di fronte al personale di terra che nega l’imbarco al bambino, i genitori prendono una decisione che ha lasciato allibiti i presenti e, successivamente, il mondo intero. Invece di rinunciare al viaggio tutti insieme, scelgono di dividere il nucleo familiare in un modo impensabile: loro due e l’altro figlio salgono a bordo dell’aereo, mentre il bambino di 10 anni viene lasciato a terra, da solo, nell’area partenze dell’immenso aeroporto catalano. Il tutto per non perdere il valore economico dei biglietti già pagati.
A far esplodere il caso è stata un’assistente di volo che, venuta a conoscenza del fatto e sconvolta dall’accaduto, ha deciso di denunciare tutto sui social network. Il suo post è diventato virale in poche ore, rimbalzando sui media internazionali e accendendo i riflettori su una storia di un’incuria che ha i contorni dell’abbandono.
Mentre i genitori erano già seduti a bordo, convinti di poter partire lasciandosi alle spalle il figlio e il problema, la segnalazione ha raggiunto chi di dovere. Sono stati gli agenti della Guardia Civil spagnola a porre fine alla folle situazione. Con professionalità e fermezza, sono saliti sull’aereo e hanno “invitato” i genitori a scendere dal velivolo e a rinunciare definitivamente al loro viaggio.
Solo grazie all’intervento delle forze dell’ordine il bambino, spaventato e confuso, ha potuto essere ricongiunto alla sua famiglia. Una famiglia che, per qualche decina di minuti, aveva scelto il valore di un biglietto aereo al posto della sua sicurezza e della sua serenità. La vicenda si è conclusa senza conseguenze legali gravi per la coppia.
