Al fine di tracciare una linea di netta separazione tra le attività di comunicazione elettorale pubblica consentita e quelle censurate e censurabili nelle fasi di campagna elettorale, è utile ricordare che l’articolo 9 della legge 28 del 2000 stabilisce che “Dalla data diconvocazione dei comizi elettorali e fino alla chiusura delle operazioni di voto è FATTO DIVIETO a tutte le AMMINISTRAZIONI PUBBICHE di svolgere attività di comunicazione ad eccezione di quelle effettuate in forma impersonale ed indispensabili per l’efficace assolvimento delle proprie funzioni“. Pertanto il Sindaco uscente e gli assessori che sono candidati alle elezioni comunali non possono effettuare comunicazione elettorale utilizzando rivestendo il loro ruolo istituzionale. Per il Comune che sia in attesa di rinnovo delle cariche elettive è fatto obbligo, quindi, di svolgere attività di comunicazione istituzionale “in forma impersonale”, ovvero esclusivamente a mezzo dell’albo Pretorio comunale ed a mezzo di comunicati stampa redatti dall’Ufficio Stampa o da chi ne è delegato e che non sia candidato.
Il richiamo all’articolo della Legge 28 del 2000 è utile nel caso della campagna elettorale per il rinnovo del Consiglio Comunale e del Sindaco nella città di Spadafora. E’, infatti, consigliabile al Sindaco uscente di Spadafora Tania Venuto di valutare e verificare , in forza della legge, le consistenze di legalità o meno circa i video che la stessa sta veicolando sul canale social “Cresciamo con Spadafora”, laddove continua a pubblicare video inerenti l’ordinaria attività comunale svolta nella sua qualità di sindaca, con l’apposizione del suo logo elettorale. Ciò costituisce, in base alla legge indicata, una violazione e pertanto un illecito ben documentato, in quanto la convocazione dei comizi elettorali, limite temporale dal quale si applica tale norma, è convenzionalmente indicato tra i 70 ed i 45 giorni prima delle votazioni.
In particolare, secondo quanto dispone l legge in questione, la Sindaca di Spadafora può pubbicare video ma inerenti i suoi PUNTI DI PROGRAMMA ELETTORALE, ma non sull’ordinaria attività dell’Ente che rappresenta.
Il rispetto della legalità e delle regole si impone per primo a chi rappresenta e riveste ruoli istituzionali di rilevanza a tutela e per conto di tutti i cittadini, come un sindaco e la sua giunta, che costituiscono esempio di comportamento da tenere.
