
MESSINA — È un dicembre a doppio binario quello pianificato stamani a Palazzo del Governo. Da un lato la vetrina internazionale, con il passaggio della Fiamma Olimpica che impone protocolli da grande evento; dall’altro la gestione dell’ordinario caos natalizio, tra “mala movida” e vendita di artifizi pirotecnici illegali.
Il Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica — riunitosi sotto la presidenza del Prefetto Cosima Di Stani e alla presenza dei vertici delle Forze dell’Ordine e del Comune — ha tracciato la roadmap per le prossime tre settimane. Il primo banco di prova è fissato per il 19 dicembre, data in cui la staffetta olimpica e paralimpica toccherà il territorio messinese. Un evento che non è solo celebrazione sportiva ma sfida logistica: dopo una tappa a Taormina, il corteo attraverserà il cuore del capoluogo nelle prime ore del pomeriggio, muovendo da Viale Principe Umberto fino a concludersi in Via Garibaldi. I profili di safety e security sono stati calibrati al millimetro con il comitato organizzatore per garantire che la cornice di pubblico non intralci la sicurezza dei tedofori.
Ma archiviata la torcia, l’attenzione si sposterà sul controllo del territorio in vista di Natale e Capodanno. La strategia condivisa al tavolo prefettizio prevede un’intensificazione massiccia dei presidi. L’obiettivo prioritario è scongiurare fenomeni di illegalità diffusa nei luoghi sensibili: borghi, piazze e le aree della movida dove gli assembramenti rischiano di degenerare.
Il giro di vite riguarderà tre fronti caldi. Il primo è la sicurezza stradale, con un monitoraggio stretto sulla guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di sostanze psicotrope. Il secondo è il contrasto all’abusivismo commerciale e alla contraffazione , con un focus specifico sulla vendita di fuochi d’artificio: saranno setacciati esercizi commerciali e ambulanti per sequestrare i prodotti non a norma. Infine, la prevenzione dei rischi “tradizionali”: il Prefetto Di Stani ha preannunciato una circolare ai Sindaci per chiedere tolleranza zero verso l’accensione dei falò illegali e per mobilitare la Protezione Civile a supporto delle Forze di Polizia nei punti critici
La linea, dunque, è quella del rigore preventivo. Perché se il passaggio della Fiamma è un momento di coesione sociale, la gestione della piazza — specie nelle notti di festa — resta una questione di ordine pubblico che non ammette distrazioni.










