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MessinaServizi, l’affondo di Gioveni (FdI): “Si è rotto qualcosa. Presidente Interdonato in burnout?”

- 23/09/2025
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“Cosa sta succedendo all’interno di Messina Servizi? Si è per caso rotto qualcosa? Dov’è finita quella brillantissima società che sia nella forma (dichiarazioni) che nella sostanza (azioni) era talmente un esempio di concretezza ed efficienza che riceveva persino dalle opposizioni i giusti riconoscimenti?” Sono questi i principali interrogativi posti dal consigliere comunale Libero Gioveni, capogruppo di Fratelli d’Italia, che “pur avendo sempre apprezzato il lavoro della presidente Interdonato nella gestione e organizzazione della società, negli ultimi mesi mi sono decisamente ricreduto per i palesi disservizi probabilmente dovuti a fattori che andrebbero ricercati a questo punto nei rapporti interni fra la governance e i vertici operativi, non certamente sulla forza lavoro. Io non so se la presidente Interdonato inizia ad accusare la sindrome da burnout (e a questo punto non le farebbe certamente male riposare un po’) – afferma Gioveni – ma è fuori di dubbio il fatto che, al netto della risaputa e cronica inciviltà di molti cittadini che tutti insieme abbiamo sempre condannato ma che non può sempre costituire un alibi, gli evidenti disservizi sono probabilmente causa di decisioni o mutamenti organizzativi all’interno della società. Non si spiega il fatto, per esempio – prosegue il consigliere – che intanto sotto il profilo politico un radicale e progressivo cambiamento si è avuto da quando la delega ai rapporti con MessinaServizi è passata dall’assessore Caminiti all’assessore Carreri. Sarà un caso? O c’è di più? Inoltre – insiste l’esponente di FdI – appare curioso il fatto che da quando per la gestione di alcuni servizi interni (come lo spazzamento o la raccolta degli ingombranti) siano stati disposti avvicendamenti, la qualità degli stessi abbia lasciato molto a desiderare. Anche questa è solo una coincidenza? E ancora: come si spiegano i tanti richiami formali alla società ad ottemperare alle richieste delle Circoscrizioni da parte del Dipartimento servizi ambientali (che ricordo deve vigilare sulla corretta osservanza del contratto di servizio), ivi compresi quelli sulla cura del verde nelle aree realizzate col progetto ForestaMe che ormai sembrano assomigliare alle distese di un deserto? E ancora: perché la presidente Interdonato, sull’annosa questione del conferimento errato dei rifiuti nei condomini, non riesce più ad avere una chiara interlocuzione con gli amministratori che evidenziano anche alcune criticità organizzative? E ancora: come sono i rapporti fra la governance e la direzione generale visto che stranamente il direttore non è più giunto in Aula insieme alla sua presidente nei vari confronti sulla gestione dei servizi con la competente Commissione del Consiglio Comunale? E infine: perché sempre la presidente non riesce più a gestire i rapporti istituzionali con le Circoscrizioni visto che non riscontra formalmente le richieste protocollate? Beh, se tutto questo l’Amministrazione vuole che passi inosservato faccia pure – conclude Gioveni – e continuino sempre a riempirsi la bocca con la percentuale raggiunta nella raccolta differenziata, ma a noi attenti addetti ai lavori che quotidianamente vigiliamo soprattutto sull’operato delle società partecipate, diano spiegazioni nel merito con atti e azioni alla mano, non certamente con conferenze stampa che sono solo mere distrattrici di massa”.

libero gioveni
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