

MESSINA – Un durissimo botta e risposta a distanza infiamma la sanità siciliana. Il deputato nazionale Tommaso Calderone ha replicato con toni severi alla nota dell’Assessore regionale alla Salute, Daniela Faraoni, sullo stato dei presidi ospedalieri di Milazzo e Barcellona Pozzo di Gotto, definendo “sorprendente” la difesa dell’operato della direzione strategica e chiedendo l’intervento diretto del Presidente della Regione Siciliana.
La controversia nasce in seguito ai gravi disagi registrati nei due nosocomi, interessati da lavori di ammodernamento finanziati con fondi del PNRR. L’assessore Faraoni, in una nota ufficiale (prot. n. 4528/gab del 27.08.2025), aveva ricondotto le criticità a una fase transitoria legata ai cantieri, assicurando che molti problemi erano in via di risoluzione e che si stava procedendo con 247 interventi di edilizia sanitaria in tutta la regione.
Una giustificazione che non ha convinto il deputato Calderone, il quale ha controbattuto punto su punto, trasformando la sua risposta in un vero e proprio atto d’accusa sulla gestione manageriale dell’ASP.
“Ospedali trasformati in accampamenti”
Secondo Calderone, i lavori finanziati dal PNRR, lungi dall’essere “un alibi”, sono invece la “plastica evidenza di una scadente programmazione”. Il deputato sostiene che una pianificazione competente e strategica avrebbe dovuto prevenire i disagi che stanno pesando sui cittadini del comprensorio. “Gli Ospedali di Milazzo e Barcellona P.G.”, scrive Calderone, “sono stati trasformati in una sorta di accampamento, con potenziale pregiudizio non soltanto per la bontà dei servizi, ma anche per la risposta sanitaria e per la stessa salute pubblica”.
Il parlamentare chiede quindi all’Assessorato di verificare con “immediata urgenza” i piani strategici della Direzione, “se mai esistenti”, per accertare se siano stati elaborati con la dovuta competenza.

Le accuse punto per punto
La nota di Calderone entra poi nel dettaglio delle singole criticità, mettendo in dubbio che l’Assessore abbia acquisito informazioni complete prima di rispondere.
- Gastroenterologia a Milazzo: Il deputato si chiede se sia stato consultato il Primario del reparto trasferito. Questi, secondo Calderone, avrebbe potuto confermare il blocco delle liste d’attesa per 15 giorni, con “gravissimo e potenziale pregiudizio per pazienti virtualmente affetti anche da neoplasie”. Descrive inoltre una situazione logistica al limite, con un infermiere di farmacia e le scaffalature delle cartelle cliniche nella stessa stanza degli esami endoscopici e pazienti costretti a spogliarsi in un bagno. Ancora più grave, sottolinea la mancanza di un rianimatore a Barcellona, figura essenziale per gestire eventuali emorragie digestive.
- Neurologia e Risonanza Magnetica: La risposta sulla carenza di personale in Neurologia è giudicata parziale, mentre desta “sconforto” la giustificazione per la risonanza magnetica fuori servizio. L’idea che il guasto non sia stato “tempestivamente segnalato” spinge Calderone a chiedere se siano stati avviati procedimenti disciplinari. “Un manager deve avere ben presente cosa funziona e cosa non funziona nella propria azienda”, chiosa.
- Ostetricia e Ginecologia: Calderone contesta la versione dell’Assessorato, affermando che la maggior parte dei lavori di sistemazione del reparto sarebbero stati eseguiti solo dopo la sua prima segnalazione, e si dice pronto a provarlo con documentazione fotografica. Solleva inoltre questioni sulla gestione dei rifiuti e sulla collocazione “inconcepibile” dello spogliatoio all’interno della farmacia.
Richiesta di intervento del Presidente della Regione
Insoddisfatto su tutta la linea, Calderone ha inviato la sua nota per conoscenza anche al Presidente della Regione Siciliana, affinché verifichi “l’esaustività dell’indagine” condotta dall’Assessorato e adotti gli eventuali “conseguenziali provvedimenti”. La palla passa ora a Palermo, per una vicenda che mette a nudo le profonde difficoltà della sanità locale, stretta tra la promessa dei fondi del PNRR e la realtà di una riorganizzazione che, secondo l’accusa, sta mettendo a rischio la salute dei cittadini.

