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Ennesima tragedia nel carcere di Barcellona Pozzo di Gotto: terzo suicidio in 6 mesi

- 27/08/2025
Carcere Barcellona PG
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Barcellona Pozzo di Gotto (ME) – Un’altra vita si è spezzata tra le mura della casa circondariale di Barcellona Pozzo di Gotto. Un detenuto di origini catanesi si è tolto la vita, segnando il terzo drammatico caso di suicidio all’interno dell’istituto negli ultimi sei mesi. L’episodio ha riacceso i riflettori sulle condizioni critiche e strutturali del penitenziario, spingendo il procuratore della Repubblica, Giuseppe Verzera, a lanciare un nuovo, disperato allarme al Ministero della Giustizia.

Nella giornata di ieri, il procuratore Verzera ha inviato una segnalazione urgente e dettagliata, l’ultima di una serie di comunicazioni rimaste inascoltate. Nella missiva, il magistrato non usa mezzi termini, definendo la struttura “assolutamente e strutturalmente inidonea” a svolgere la sua funzione. Un giudizio severo, supportato da una lunga lista di criticità che compromettono non solo la sicurezza interna ed esterna, ma anche la dignità stessa di chi vi è recluso e di chi vi lavora.

Le problematiche evidenziate sono gravi e note da tempo. Le mura di cinta non sono a norma, una vulnerabilità che in passato ha già consentito clamorose fughe, minando la sicurezza pubblica. Le stesse finestre delle celle, descritte come inadeguate, rappresentano un ulteriore punto debole del sistema di contenimento. La struttura, secondo il procuratore, è fatiscente e non garantisce gli standard minimi di sicurezza e vivibilità.

Questa tragedia si inserisce in un quadro nazionale allarmante. Secondo i dati del Garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale, dall’inizio dell’anno si contano già 44 suicidi nelle carceri italiane. Una media drammatica che testimonia un’emergenza non più ignorabile.

La notizia ha scatenato la dura reazione dei sindacati di polizia penitenziaria. “Quanto denunciato dal Procuratore della Repubblica di Barcellona Pozzo di Gotto, Giuseppe Verzera, è di una gravità inaudita,” ha dichiarato Maurizio Mezzatesta, segretario regionale del sindacato F.S. COSP. I sindacati lamentano da anni il sovraffollamento, la carenza di personale e le condizioni strutturali precarie che rendono il lavoro degli agenti sempre più difficile e pericoloso.

L’appello del procuratore Verzera non è solo una richiesta di interventi di manutenzione, ma un grido d’allarme che mette in discussione l’esistenza stessa della casa circondariale nella sua forma attuale. Si chiede al Ministero della Giustizia e al Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria un intervento non più procrastinabile, che possa finalmente affrontare le radici di un problema che continua a produrre morte e insicurezza. Mentre si attende una risposta concreta da Roma, la comunità e gli operatori del settore si interrogano su quante altre tragedie dovranno accadere prima che si prenda atto della necessità di una soluzione definitiva.

Ex OPG Barcellona
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