
Ancora una volta il sindaco on. Cateno De Luca prova a svuotare di significato una richiesta legittima dei cittadini per riempirla dei suoi slogan populisti.
Noi ribadiamo che siamo i primi a volere un Corso Umberto pulito e decoroso, perché lì viviamo ogni giorno, e lo stesso auspichiamo per tutte le vie e le frazioni di Taormina.
La differenza è che noi abitiamo dentro quella “vetrina” che il Sindaco utilizza per la sua “faccia” e la sua reputazione politica. È la zona più attenzionata, dove arrivano persino a passare con un’“aspirapolvere” per raccogliere le cicche delle sigarette. Ma in questa ossessione per l’immagine non c’è spazio per il rispetto dei cittadini residenti e delle loro esigenze quotidiane. Lo ha detto lui stesso: “Solidarietà per il vostro sonno ma non vale più della mia faccia e dell’immagine di Taormina”.
Un tempo erano i cittadini a denunciare i disservizi dell’amministrazione; oggi assistiamo a un paradosso: è il Sindaco che punta il dito contro i cittadini, additandoli come “zozzoni” e responsabili delle inefficienze della sua amministrazione. Una strategia che, dietro parole come “fatevene una ragione”, “indietro non si torna” o “io sono il numero uno”, tenta di trasformare una protesta civile in propaganda elettorale, spostando l’attenzione dal vero problema.
Il Comitato lo ribadisce con chiarezza: la nostra richiesta non riguarda né il decoro, né i mastelli, né i “rumori” o altre mistificazioni tentate in questi giorni dal Sindaco. Riguarda un punto preciso e documentato: rivedere l’ordinanza che obbliga i residenti del centro storico – in particolare lungo l’asse commerciale tra Porta Catania e Porta Messina – a conferire i rifiuti tra l’1:30 e le 5:00 del mattino, per sette mesi all’anno.
Il sonno non è un favore concesso dal Sindaco, ma un diritto riconosciuto a livello internazionale come essenziale per la salute e la dignità delle persone. La Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo tutela il rispetto della vita privata e familiare, l’Organizzazione Mondiale della Sanità lo considera una necessità biologica primaria, e la Costituzione italiana, all’art. 32, garantisce la salute come “diritto fondamentale dell’individuo e interesse della collettività”.
Dal Sindaco alla Giunta: adesso tocca a voi
Il Comitato “Diritto al sonno Taormina” ribadisce il proprio appello al Consiglio comunale e alla Giunta. In questi giorni abbiamo già rivolto pubblicamente delle domande, ma ad oggi non abbiamo ricevuto alcuna risposta ufficiale da chi rappresenta la cittadinanza.
Per questo chiediamo ancora un segnale, rivolgendoci direttamente al presidente del Consiglio comunale, Pinuccio Composto, al vicesindaco Jonathan Sferra e agli assessori Mario Quattrocchi, Giuseppe Sterrantino, Antonio Lo Monaco e Alessandra Cullurà:
- Ritengono accettabile un’ordinanza che obbliga i residenti del centro storico a conferire i rifiuti tra l’1:30 e le 5:00 del mattino, per sette mesi all’anno?
- Pensano che questo orario rispetti la qualità della vita delle famiglie, il riposo di anziani e bambini, e la dignità di chi lavora o studia?
- Oppure ritengono possibile individuare soluzioni alternative, più equilibrate e inclusive, che accompagnino il decoro della città senza sacrificare i diritti dei cittadini?
La medesima domanda rivolgiamo a tutti i consiglieri comunali, di maggioranza e di opposizione.
Il gruppo di minoranza “Rinascimento Taormina”, con i consiglieri Luca Manuli, Nunzio Corvaia e Maria Rita Sabato, ha già dato seguito a questa sollecitazione con una mozione ufficiale: propone l’apertura di un tavolo di confronto con il Comitato e l’estensione dell’orario fino alle 7:00 del mattino. Un atto concreto che dimostra come sia possibile affrontare la questione nelle sedi istituzionali, quando esiste una reale volontà politica.
Chiediamo quindi a ciascun consigliere e a ogni assessore di assumere pubblicamente una posizione. Non è necessario approvare la nostra richiesta, ma è indispensabile dichiararsi. Le decisioni di oggi resteranno nella memoria della città anche quando l’attuale ciclo amministrativo sarà terminato. Il silenzio, invece, resterà come segno di omissione.
Dalle 34 firme iniziali alle 500 della petizione online
Tornando alla prima petizione, l’11 agosto 2025 (prot. n. 39750) è stata depositata al Comune di Taormina una richiesta sottoscritta da 34 residenti del Corso Umberto (giudicati “troppo pochi” dal Sindaco per meritare ascolto). In quelle firme c’era una domanda semplice e precisa: rivedere gli orari fissati dalle Ordinanze Sindacali n. 20, 24 e 29 del 2024 e n. 31 e 33 del 2025, che obbligano i cittadini a conferire i rifiuti tra l’1:30 e le 5:00 del mattino, per sette mesi l’anno.
Quella voce è stata liquidata e delegittimata. Per questo il Comitato ha scelto di aprire una nuova strada, lanciando una petizione online su Change.org (www.change.org/dirittoalsonnotaormina), aperta non solo ai residenti del centro storico ma a tutti i cittadini e sostenitori che credono che i diritti non si misurano con il pallottoliere.
In appena quattro giorni oltre 400 persone avevano già firmato, e oggi abbiamo superato la soglia dei 500 sostenitori. Un risultato che smentisce chi ha provato a ridurre questa vicenda a un numero insignificante, dimostrando invece che la comunità sa reagire quando un diritto viene negato.
E mentre le firme continuano a crescono, dalle istituzioni continua ad arrivare solo silenzio. Un silenzio che pesa più di qualsiasi parola.
Il Comitato, nonostante tutto, resta aperto al dialogo. Perché la nostra battaglia non è contro qualcuno, ma per un principio che riguarda tutti: il diritto al sonno e al rispetto.
Taormina 24/08/205 – Comitato “Diritto al sonno Taormina”
Mail: dirittosonnotaormina@gmail.com
