
PALERMO – Due indagati eccellenti, lo stesso partito, ma due strategie procedurali nettamente distinte. L’assessora regionale al Turismo, Elvira Amata, sceglie un percorso differente rispetto al presidente dell’Ars, Gaetano Galvagno, nella gestione delle conseguenze politiche dell’inchiesta per corruzione che li vede entrambi coinvolti. Se Galvagno ha affrontato già stamattina l’audizione davanti alla Commissione di Garanzia e Disciplina di Fratelli d’Italia, l’assessora Amata ha deciso di posticipare il confronto con il partito, dando priorità all’interrogatorio con la magistratura.
La decisione è stata formalizzata oggi, quando la stessa Amata si è presentata di fronte all’organo di disciplina del partito, da lei stessa sollecitato, ma con una precisa richiesta. A spiegarlo è la stessa esponente del governo Schifani in una nota diffusa al quotidiano La Sicilia.
«Dopo avere tempestivamente notiziato la Commissione di Fratelli d’Italia dell’avvenuta notifica dell’avviso di chiusura delle indagini, oggi sono comparsa innanzi al predetto organo», ha dichiarato Amata. «Nell’occasione ho fermamente ribadito la mia assoluta estraneità agli addebiti ipotizzati ma, al contempo, per evidenti ragioni di opportunità e di rispetto nei confronti della Magistratura inquirente, ho chiesto di posticipare la mia audizione ad un momento successivo all’espletamento del già richiesto interrogatorio innanzi alla Autorità Giudiziaria».
La richiesta è stata accolta. L’udienza interna a Fratelli d’Italia è quindi sospesa, in attesa che l’assessora chiarisca la sua posizione davanti ai pubblici ministeri di Palermo. Una scelta che punta, evidentemente, a definire prima il quadro giudiziario per poi affrontare le implicazioni politiche all’interno del partito con maggiori elementi a propria difesa.
Ora i tempi sono strettamente legati al calendario della Procura. L’interrogatorio dovrà tenersi a breve, considerando che la legge prevede un termine di 20 giorni dalla notifica dell’avviso di conclusione delle indagini preliminari, atto che è stato recapitato ad Amata lo scorso 7 luglio. Solo dopo questo passaggio cruciale, la Commissione di Garanzia di FdI fisserà una nuova data per ascoltare la versione dell’assessora regionale.
