
La sanità siciliana sempre più nel baratro. Dopo la notizia della sospensione per 60 giorni del direttore messinese dell’ASP di Trapani, Ferdinando Croce, e l’avvio dell’iter di revoca dell’incarico per gravi inadempienze legate allo scandalo dei referti istologici, la notizia della sospensione di un primario dell’ospedale Piemonte di Messina scuote ancora di più il sistema sanitario siciliano, in questo caso messinese.
Il primario in questione è stato sospeso a seguito della visita dei NAS al nosocomio messinese il 26 marzo scorso. I Nas di Catania avrebbero così eseguito la misura cautelare personale, come annunciato da Messina Today nelle prime ore di stamane, in quanto indagato per induzione indebita a dare o promettere utilità, che in questo caso si concretizzerebbe nello sfruttamento della propria posizione di primario consentendo, in cambio di denaro, il superamento delle liste di attesa per interventi chirurgici. Il primario avrebbe chiesto ed ottenuto circa 1.500 euro a persona per una ventina di casi che sarebbero avvenuti tra il 2021 ed il 2024. Vantaggi concessi creando un danno in particolare ad un paziente in attesa. Ovviamente la tesi contestata sarà oggetto di ulteriore accertamento.
