Domani, 30 agosto, scade il pagamento per l’acconto TARI 2024, ma fino a stamattina il Comune non aveva ancora provveduto ad inviare gli avvisi di pagamento. Un comunicato del Comune di Messina avvisa, pertanto, e solo intorno alle 15 di oggi, che “è in corso l’attività di consegna degli avvisi di pagamento TARI, relativi all’acconto annualità 2024. La società incaricata delle spedizioni postali ha reso noto che sono stati restituiti al mittente per mancato recapito circa 6.000 avvisi”.
“Per garantire ai cittadini l’assistenza necessaria alla risoluzione delle conseguenti difficoltà, il Comune di Messina mette a disposizione della cittadinanza gli strumenti telematici per agevolare l’adempimento dovuto dai contribuenti”, a comunicarlo il sindaco Federico Basile e l’assessore ai Tributi Roberto Cicala.
Nello specifico è possibile usufruire del portale del contribuente oppure tramite e-mail:
- il portale del contribuente è raggiungibile all’ indirizzo https://messina.servizi-pa-online.it/ dove è possibile scaricare l’avviso di pagamento in oggetto, previa autenticazione tramite servizio “SPID”;
- l’indirizzo e-mail ristampatari@comune.messina.it è quello per inviare la richiesta dell’avviso TARI 2024, indicando semplicemente nell’oggetto il CODICE FISCALE ed allegando la copia di un documento di riconoscimento in corso di validità.
Il contribuente che preferisce ricevere anche i futuri avvisi di pagamento via mail può altresì, nella stessa richiesta, indicare un indirizzo e-mail nel quale dichiara di voler ricevere gli stessi. Il titolare del trattamento dei dati è il Comune di Messina, e i dati comunicati saranno utilizzati esclusivamente per la richiesta di ristampa ed inoltro della bolletta acconto TARI 2024 o, su specifica richiesta, per gli invii delle bollette future.
Fine comunicato del Comune. Ma c’è un altro problema segnalatoci da alcuni lettori: è possibile al momento pagare solo con modalità PAGOPA, con relative commissione di circa 1 euro e 50, e non è possibile scaricare il modello F24 per il pagamento alternativo. Sul problema risponde l’assessore Cicala che dapprima conferma la possibilità dell’F24 e poi si corregge, ed ammette l’errore, o la “svista”:
“Il Comune ha utilizzato quest’anno il modello PagoPa. Il Comune non può non accettare altre forme di pagamento che l’utente utilizza come ad esempio il modello F24. Il mio errore è stato ( in risposta ad altro giornale on line, ndr.) quando ho comunicato che nel portale era presente e quando ho detto che lo stampiamo allo sportello su richiesta. Qualora l’utente volesse utilizzare il modello F24 per il pagamento, e non il modello PagoPa, per non pagare le commissioni al gestore di pagamento, deve autonomamente provvedere alla compilazione del modello F24 o tramite l’aiuto, ad esempio attraverso gli sportelli di assistenza fiscale. L’adeguamento dell’Ente alle nuove normative dettate da AgenzIa Digitale comporta l’utilizzo del sistema di pagamento PagoPa.
Oggi verrà data una direttiva a tutti gli uffici dell’Ente sul comportamento degli sportelli su questa attività”.
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