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Dal Cdm via libera alla separazione delle carriere dei magistrati: cosa prevede la riforma della giustizia

- 29/05/2024

Il ministro Nordio assicura: “Il Pm resta indipendente” ma l’Associazione nazionale magistrati, contraria alla riforma, convoca una riunione urgente

ROMA – Il Consiglio dei ministri, ha approvato il disegno di legge costituzionale di riforma dell’ordinamento giudiziario, che prevede la separazione delle carriere, il doppio Csm e l’Alta Corte di giustizia disciplinare.

LA RIFORMA RADDOPPIA IL CSM, NORDIO: SORTEGGIO PER TOGATI E LAICI

La riforma della giustizia prevede due organi di autogoverno della magistratura, uno per i giudici e uno per i pubblici ministeri. A presiederli sarà in entrambi i casi il presidente della Repubblica e ne fanno parte di diritto, rispettivamente, il primo Presidente e il Procuratore generale della Corte di cassazione.
Ma non solo: tra le novità previste dal ddl costituzionale c’è il fatto che “sia i togati che i laici che siederanno nel Consiglio superiore della magistratura giudicante e in quello requirente saranno scelti tramite sorteggio”, spiega il Guardasigilli Carlo Nordio in conferenza stampa. I membri laici saranno sorteggiati tra un elenco di professori ordinari di università in materie giuridiche e avvocati dopo quindici anni di esercizio, che il Parlamento in seduta comune, entro sei mesi dall’insediamento, compila mediante elezione, per due terzi, rispettivamente, tra i magistrati giudicanti e i magistrati requirenti, nel numero e secondo le procedure previsti dalla legge. Inoltre, ciascun Consiglio elegge il proprio vicepresidente fra i componenti sorteggiati dall’elenco compilato dal Parlamento. I membri designati mediante sorteggio durano in carica quattro anni e non possono partecipare alla procedura di sorteggio successiva. Non possono, finché sono in carica, essere iscritti negli albi professionali, né far parte del Parlamento o di un Consiglio regionale.

ANM CONVOCA D’URGENZA GIUNTA SU DDL COSTITUZIONALE

L’Associazione nazionale magistrati, contraria alla riforma, ha convocato “in via d’urgenza” la Giunta esecutiva centrale dell’Anm per fare”valutazioni” e decidere su “iniziative” in merito. In conferenza stampa, il ministro Nordio ha commentato la decisione dell’Associazione nazionale magistrati: “Le critiche sono il sale della democrazia”. Da parte dell’Anm “accettiamo contributi e suggerimenti”, ma “anche loro devono accettare che la volontà popolare è sacra e si esprime attraverso le elezioni. Se ci viene dato il mandato di separare le carriere, noi ubbidiamo alla sovranità che appartiene al popolo secondo quello che è scritto nella Costituzione”, ha spiegato.

NORDIO: CON RIFORMA INTERROMPIANO DEGENERAZIONE CORRENTIZIA CSM

“Il secondo punto della riforma è la composizione e l’elezione del Consiglio superiore della magistratura. Questo organo di autogoverno della magistratura, in questi ultimi anni – non soltanto a detta mia o di altri esponenti della maggioranza, ma di moltissimi magistrati e di una larga parte dell’opinione pubblica – non ha dato buona prova di sé, e scandali come quelli di Palamara o di altri hanno eccitato le varie proteste”. A fronte di questo, però, “i rimedi a quella che tutti unanimemente hanno chiamato la degenerazione correntizia non sono stati apprestati”, ha spiegato Nordio. “Interrompere questo legame” che “ha portato a tutta una serie di anomalie è stato il nostro compito principale, e questo attraverso il sorteggio che non avviene tra passanti di strada inesperti di diritto ma tra persone estremamente qualificate”, ha aggiunto il Guardasigilli.

NORDIO: IL PM RESTA INDIPENDENTE, HA STESSE GARANZIE GIUDICI

“La magistratura costituisce un ordine autonomo e indipendente da ogni altro potere, ed è composta dalla magistratura della carriera giudicante e da quella della carriera requirente. La magistratura è unica, ma vi è, come direbbe Benedetto Croce, una unità nella diversità o una diversità nella unità. Sono due funzioni separate però entrambe sono autonome e indipendenti”, ha specificato Nordio, che ha sottolineato come “abbiamo dato rilevanza costituzionale anche al fatto che anche la magistratura requirente è, deve essere e resterà indipendente da qualsiasi interferenza del potere esecutivo, da qualsiasi pressione di altri organismi, gode e godrà delle stesse garanzie di indipendenza della magistratura giudicante”.