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Inchiesta Croce, sospesa la geometra Venuti, da E-Campus fino al forno a legna di famiglia

- 22/03/2024
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E’ stata sospesa Rossella Venuti, geometra, funzionaria dell’area tecnica I-Patto per il Sud nell’ambito dell’ufficio per il dissesto idrogeologico. La decisione è del gip Arianna Raffa del Tribunale di Messina a seguito del coinvolgimento in qualità di indagata per corruzione con Maurizio Croce e Francesco Carmelo Vazzana. Oggetto dell’indagine a carico di Rossella Venuti sono le utilità corrisposte in suo favore per il tramite di Giuseppe Capizzi, altro indagato nell’inchiesta. Ed a spiegare come e quali siano state le utilità corrisposte è lo stesso Capizzi in quanto la Venuti sarebbe stata “molto vicina a Croce e suo alter ego”.
Diciamo a me interessa avere il rispetto della Venuti perché la Venuti è, diciamo, una persona molto vicina a Croce” dirà Capizzi durante l’interrogatorio rispondendo alle domande del Giudice Todaro. In particolare l’imprenditore dichiara che si sarebbe prestato all’effettuazione di lavori presso l’abitazione della Venuti per un totale di 10 mila euro, importo quantificato dallo stesso imprenditore. “Ho da sostituire una porta a casa da mia mamma” riferisce Capizzi che gli avrebbe detto la Venuti. “Dobbiamo fare un minimo di fattura per dimostrare questi lavori” disse l’imprenditore alla Venuti che rispose “Devi fatturare a mia mamma” però i dati per l’emissione della fattura non furono mai forniti a Capizzi. I lavori svolti furono poi relativi ad una tettoia ed alla realizzazione di almeno un forno esterno: “Questa il 14 agosto si deve infornare le pizze” disse il Capizzi a chi era stato incaricato dei lavori per fargli comprendere che la parola data andava rispettata nei tempi previsti.

Dello stesso tenore e con le stesse motivazioni – “La Venuti è l’alter ego di Croce” – l’iscrizione della Venuti al corso di Laurea presso un’università privata, la E-Campus, per un valore di circa 6 mila euro. Capizzi disse alla Venuti “Scusa ma perché non ti prendi una laurea così almeno fai l’ingegnere – lei mi disse – non so come fare – io gli ho detto – continua Capizzi – Guarda, se vuoi ti do una mano io”. Al che la Venuti avrebbe accettato senza esitare fornendo al Capizzi la propria carta d’identità ed il codice fiscale e Capizzi contattò E-Campus nella persona di un certo professor Spina.

Tra le informazioni rese al PM dal Capizzi vi è anche quella relativa alla donazione alla Venuti di un orologio Rolex del valore di circa 5 mila euro, acquistato “di secondo polso”, come riferisce l’imprenditore, presso la gioielleria Aliotta di Messina e consegnato brevi manu alla funzionaria presso l’uscita autostradale di Gazzi. “La dazione sarebbe avvenuta dopo il placet di Croce, a cui Capizzi si sarebbe preliminarmente rivolto per non violare le indicazioni che lo stesso Croce gli aveva dato, secondo cui l’imprenditore non avrebbe dovuto mai dare nulla alla Venuti”. Una dazione che ricalca quella a Vazzana ma che non ha trovato riscontri esterni “e pertanto non può ritenersi accertata”.

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