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Spadafora (Me) – E’ ufficiale, gli alunni rimarranno senza refezione. Ma allora quello che aveva detto il Sindaco Venuto?

- 23/11/2022
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Ricordiamo bene? Il Sindaco di Spadafora Tania Venuto aveva a più riprese dichiarato o no che il servizio di refezione scolastica sarebbe stato avviato? Abbiamo letto o no sulla Gazzetta del Sud che addirittura i lavori dei locali mensa erano stati conclusi e “consegnati” dalla ditta incaricata dal Comune di Spadafora? Di queste dichiarazioni c’è traccia inoppugnabile e inequivocabile sul quotidiano di Messina al quale il sindaco di Spadafora Tania Venuto ha consegnato una realtà che oggi, si scopre, non essere corrispondente a quanto è emerso con gli ultimi accadimenti.

Per fare chiarezza, infatti, è stato necessario dare seguito alla lettera accorata di circa 60 genitori di bambini alunni dell’Istituto Scolastico Comprensivo nel quale ricade l’Istituto Aristide Gabelli, per sapere come la vicenda si è conclusa nella realtà. Insomma Spadafora non avrà la mensa e la refezione scolastica per i piccoli spadaforesi. Proprio come aveva annunciato l’opposizione in Consiglio Comunale capitanata da Lillo Pistone.

La chiarezza sui fatti, con buona pace del sindaco Venuto, arriva proprio dal Provveditorato agli studi di Messina che ha spiegato alle famiglie degli studenti che “non c’è il personale necessario a gestire la mensa in quanto la fine dei lavori dei locali mensa in ristrutturazione era, a giugno, solo una promessa del Sindaco e non un fatto” pertanto non si potevano prevedere incarichi ad hoc basandosi “solo su una promessa”.

“E’ l’ennesima conferma, dice Pistone di Rinasce Spadafora, che questa Amministrazione non opera con la dovuta tempestività nell’interesse della comunità. Il sindaco Tania Venuto ha sempre risposto alle nostre preoccupazioni, in questo caso relative al servizio di refezione scolastica, con quasi infastidite dichiarazioni solo apparentemente tranquillizzanti, visto che la realtà oggi si mostra in tutta la sua desolante chiarezza. Spadafora non avrà la mensa per gli alunni ed è il terzo anno che ciò accade, ma se per due anni era possibile imputare la colpa al Covid, oggi verso chi gli spadaforesi devono puntare il dito?“.