
NEMO SUD: il Garante dell’Infanzia di Messina scrive al Ministro della Salute, “Invii i suoi ispettori per fare chiarezza”
MESSINA, 7 LUG – “Preg.mo Ministro, nessuno di noi è a conoscenza dei reali fatti che hanno portato alla chiusura di questo Centro di Eccellenza a Messina, ma mi preme segnalarLe, la grave condizione di disagio che molte famiglie stanno affrontando per cura dei loro figli affetti da malattie molto gravi”. Così scrive il Garante dell’Infanzia della città di Messina Angelo Costantino al Ministro della Salute, Roberto Speranza per segnalare la situazione venutasi a creare dopo la chiusura del Centro NEMO SUD ed il subentro del Policlinico di Messina nelle attività specialistiche. La situazione di grave disagio segnalata ieri da Valentina Valenti, madre di Peter, bimbo malato si SMA, ha indotto il Garante a chiedere l’intervento del Ministro.
“Sono un cittadino, un padre ed un operatore della sanità prima che il Garante dell’Infanzia della città di Messina – scrive ancora Costantino al Ministro Speranza nella lettera – Le scrivo di getto, senza formalità e giri di parole per rappresentarLe da cittadino e da Garante dell’Infanzia la necessità di un Suo Autorevole interessamento per la vicenda che riguarda la chiusura del Centro Nemo Sud di Messina. Il Centro Nemo Sud, gestito dalla Fondazione Aurora, sino al 30 Giugno 2021 assisteva 5000 pazienti, provenienti da tutto il Sud Italia, affetti da Malattie Muscolari Rare, erogando prestazioni sanitarie altamente specializzate. Il Centro Nemo di Messina, attraverso convenzione con l’Università di Messina, ha svolto per circa 8 anni la sua attività presso il Policlinico Universitario ed era autorizzato, come unico Centro di riferimento in Sicilia, per la somministrazione delle nuove terapie genetiche per il trattamento della Sma di tipo 1. Nonostante la mobilitazione di tutte le famiglie che avevano affidato al Centro Nemo di Messina i propri figli, dell’intera cittadinanza attraverso una raccolta firme che ha raggiunto ad oggi circa 50000 adesioni e la mobilitazione dei Sindacati, Consiglieri Comunali e di molti Parlamentari di Messina, il Centro Nemo ha chiuso. A tutt’oggi la cittadinanza non conosce le reali ragioni che hanno portato alla chiusura della struttura con mancato rinnovo della convenzione con la Fondazione Aurora che in Italia gestisce queste realtà“.
Costantino affronta e rende evidenti anche le irregolarità annunciate dal Policlinico, di cui però non si è mai chiarito la natura e l’entità, e chiede che si faccia chiarezza nell’interesse di tutti: ” Sono stati paventati, da parte dell’ Università di Messina, profili d’irregolarità nella gestione del Centro Nemo Sud di Messina che sarebbero alla base del mancato rinnovo della Convenzione con la Fondazione Aurora. La stessa Fondazione Aurora, di contro, anche attraverso i propri canali di comunicazione ufficiali ha più volte fatto riferimento a presunte posizioni preconcette da parte dell’Università di Messina che avrebbe impedito il regolare svolgimento delle attività”.
Ma il dramma maggiore sul quale riflettere e sul quale il Garante chiede l’intervento del Ministro è quello delle famiglie: “che nel Centro Nemo Sud avevano trovato, nonostante il loro dramma, un punto di riferimento sanitario di qualità, non sono a conoscenza dei dettagli di questa triste vicenda. Queste famiglie, gentilissimo Ministro, avevano affidato i loro figli ai medici ed al personale tutto del Centro Nemo ricevendone, per come da loro stessi dichiarato, prestazioni sanitarie di altissima qualità“. Poi un riferimento a quanto accaduto ieri al Policlinico di Messina, nell’Unità Operativa di Neurologia: “ Proprio ieri, una mamma, attraverso la stampa cittadina ha denunciato la condizione in cui il suo bambino immunodepresso, reduce da un recente trattamento genetico, è stato costretto ad attendere per più di 4 ore l’arrivo del medico incaricato del controllo, insieme a molti altri pazienti, in condizione di promiscuità, mettendo a rischio, in piena pandemia, la salute del bambino. Insieme alla signora, ad attendere, un’altra famiglia con il loro bambino anch’esso affetto da una grave malattia”.
In conclusione il Garante dell’Infanzia della città di Messina chiede l’invio di ispettori ministeriali che facciano luce su una vicenda ancora troppo oscura e che tale non può rimanere visto l’interesse superiore imperante: quello dei malati e delle loro famiglie.
“Gentile Ministro, questa mia, per chiederLe un Suo urgente interessamento anche attraverso l’invio di Ispettori Ministeriali affinchè si possa fare luce sulle reali motivazioni che hanno portato alla chiusura del Centro Nemo di Messina gestito dalla Fondazione Aurora. Tutto ciò per i bambini, per i pazienti e per le famiglie già provate dalla malattia dei propri cari.
Gentilissimo Ministro, vorrà perdonare la modalità informale con la quale Le scrivo ma il dispiacere, il dolore di quelle mamme che si sono rivolte alle Istituzioni per avere risposte, mi hanno spinto a scriverLe di getto. Preg.mo Ministro Roberto Speranza, in qualità di Garante dell’infanzia del Comune di Messina Le chiedo d’intervenire con urgenza a tutela dei bambini e dei pazienti tutti” conclude nella sua lettera Angelo Costantino.
Il garante dell’Infanzia del Comune di Messina
Angelo Costantino