
10 DIC
I giudici onorari sono pagati a “cottimo”. Il loro onorario non supera i 98 euro ad udienza ed è così che si fermano per chiedere diritti e tutele. Proteste in tutta Italia ed anche a Messina. Una protesta partita dalla Sicilia con lo sciopero della fame proclamato da due giudici onorari e che è arrivata fino a Milano.
Così nella giornata di oggi i giudici onorari di Messina sono usciti dal palazzo del Tribunale per schierarsi, con debito distanziamento e mascherina, sulle scale antistanti l’ingresso principale.
“I magistrati onorari esercitano le funzioni giurisdizionali, requirenti e giudicanti ormai da lustri con dignità e senso dello Stato senza ricevere alcuna tutela lavorativa e previdenziale, in una condizione di stabile precariato”, ha scritto la Consulta della magistratura onoraria in un documento inviato al presidente della Repubblica Sergio Mattarella, al presidente del Consiglio Giuseppe Conte e al ministro della Giustizia Alfonso Bonafede.
Chiedono di intervenire con un decreto legge che mantenga in servizio i magistrati onorari e riconosca loro i diritti previdenziali, assistenziali e retributivi, in applicazione di una recente sentenza della Corte di giustizia europea che ha riconosciuto i magistrati onorari come magistrati europei e lavoratori dipendenti.