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SISO PROJECT: dalla morte di SISO una nuova speranza per il nostro mare

- 11/12/2018

Un progetto per il mare di un giovane biologo messinese da sostenere con una campagna di crowd funding

Messina, 11 dicembre 2018 – di Gabriella Capilli

Siso era il nome di un giovane morto tragicamente in un incidente stradale. Ma anche il nome che un ricercatore, amico del ragazzo, ha deciso di dare ad un capodoglio morto tra indicibili agonie per colpa della crudeltà dell’uomo, nelle acque delle Eolie .

Nel giugno 2017, un giovane maschio di capodoglio (Physeter macrocephalus) morì a causa di una rete illegale di tipo derivante impigliatasi alla pinna caudale, a largo delle isole Eolie (ME).
L’animale ormai privo di vita fu trasportato dalle correnti sulla costa di Capo Milazzo (ME), dove il Dott. Carmelo Isgrò, giovane biologo messinese, sotto l’egida del Museo della Fauna dell’Università degli Studi di Messina, iniziò una lunga operazione per il recupero delle ossa, che portò al contestuale ritrovamento di un ingente quantità di plastica contenuta al suo interno.
Grazie all’aiuto degli amici, il biologo, ha potuto portare al sicuro le ossa in previsione di una mareggiata che si sarebbe abbattuta in quei giorni.
Tra gli amici c’era anche Francesco, un giovane ragazzo che il giorno dopo il recupero morì in un tragico incidente. Il Dott. Isgrò così decise, in memoria dell’amico scomparso, di battezzare il capodoglio dandogli il soprannome con cui veniva chiamato l’amico, “Siso”.


Ad oggi dopo un’attenta e lunga operazione di pulizia e trattamento dello scheletro, il capodoglio Siso puo’ essere esposto al pubblico.

Il Siso Project nasce dall’idea e dalla passione per il mare del giovane biologo messinese Dott. Carmelo Isgrò. Il quale desidera creare un’area museale moderna ed interattiva, con lo scopo di poter fare divulgazione scientifica ed educazione ambientale per sensibilizzare soprattutto le nuove generazioni al rispetto del mare e dei suoi abitanti.

Ad oggi dopo un’attenta e lunga operazione di pulizia e trattamento dello scheletro, il capodoglio Siso puo’ essere esposto al pubblico.
Il progetto, in collaborazione con il comune di Milazzo che ha donato il Bastione Santa Maria situato all’interno del castello, dove verrà realizzato il museo del mare, ha visto un crescente interesse non solo da parte della collettività locale.


Varie testate giornalistiche nazionali come “La Stampa” ed “Il Fatto Quotidiano” hanno parlato del Siso Project e più recentemente all’interno della rubrica “Il Settimanale” di RAI 3 gli è stato dedicato un servizio.
Vincenzo Nibali, campione di ciclismo soprannominato “lo squalo”, ha voluto girare un brave video in sostegno del progetto.
Professionisti internazionali quali Jonas Lundberg, premiato come miglior professore del Commonwealth e Jason Gill, specialista in luminotecnica e progettista dell’illuminazione della piramide del Louvre, venuti a conoscenza dell’iniziativa, hanno deciso di regalare i progetti per l’allestimento della sala espositiva e dell’illuminazione della stessa.
Il museo del mare avrà come protagonista il capodoglio Siso, che sarà illuminato e sospeso in aria mediante cavi e strutture in acciaio, riposizionando inoltre la plastica contenuta al suo interno e la rete che l’ha portato alla morte. Un impianto di videoproiezione mostrerà dei filmati riguardanti l’ecosistema marino, mentre un impianto di filodiffusione riprodurrà il canto delle balene. Monitor touch screen esplicativi, teche espositive ed altri supporti interattivi completeranno la sala. Verrà inoltre creata da materiale riciclato una sala conferenze con relativo impianto di amplificazione.
E’ stata aperta una campagna di crowfunding alla quale si accede dal link https://buonacausa.org/cause/sisoproject, con lo scopo di raccogliere i fondi necessari che saranno interamente ed esclusivamente utilizzati per la realizzazione del progetto. Per garantire la massima trasparenza, i fondi ricevuti e le spese sostenute saranno costantemente pubblicate sul sito www.sisoproject.com, in più è stato designato un consulente esterno che certificherà come verranno investite tali somme. Oltre alla possibilità di una visita guidata, per poter ringraziare i cittadini e le aziende che parteciperanno alle donazioni, verrà allestito uno spazio di visibilità in proporzione all’entità della donazione stessa, corredato dai messaggi più belli e significativi ricevuti.