
l sindaco De Luca e il presidente Campagna scambiano la biodegradabilità per commestibilità e tracannano in diretta un bioattivatore per rifiuti. Un gesto di crassa ignoranza scientifica e un pessimo esempio, offerto proprio dall’autorità che dovrebbe tutelare la salute pubblica.

A Taormina, la vigilia di Natale, la politica è scesa nel tombino, e purtroppo non è una metafora. Mentre le famiglie imbandivano le tavole e stappavano bottiglie di quelle buone, il sindaco Cateno De Luca e il presidente dell’ASM Pippo Campagna hanno pensato bene di offrire alla cittadinanza uno spettacolo che oscilla tra il cabaret di quart’ordine e l’incoscienza sanitaria pura: un brindisi a base di detersivo per le strade.
La scena, immortalata in un video che ha ormai fatto il giro del web, ritrae i due amministratori mentre ingurgitano “shottini” di Agranett Micropan come fossero due adolescenti in gita scolastica. L’intento, nelle loro teste, era dimostrare la presunta “naturalezza” del prodotto usato per lavare la città. Il risultato, invece, è la certificazione di una confusione mentale preoccupante: i due hanno scambiato la biodegradabilità con la commestibilità, un errore che solitamente si perdona ai bambini dell’asilo, non a chi guida una comunità.
A riportare i due temerari con i piedi per terra – e si spera non in ospedale – ci ha pensato Marco Rao, cittadino taorminese che ha dovuto spiegare l’ovvio a chi dovrebbe detenere la saggezza amministrativa. L’Agranett, prodotto dalla Eurovix, non è un elisir di lunga vita, ma un bioattivatore in polvere. È una coltura di batteri ed enzimi naturali selezionati per aggredire i residui organici nei cassonetti e ridurre il lezzo della putrefazione. È ottimo per digerire l’immondizia, decisamente meno indicato per la flora intestinale umana. Ingerirlo significa introdurre nel proprio corpo microrganismi vivi che possono scatenare squilibri gastrointestinali, infezioni o reazioni allergiche. Insomma, un cocktail che nessun sommelier, e tantomeno nessun medico, consiglierebbe mai.
Cateno De Luca non è solo un personaggio folcloristico in cerca di like: è il Sindaco, e dunque la massima Autorità Sanitaria Locale. Vedere colui che ha il dovere legale di tutelare la salute pubblica scolarsi un liquido per la pulizia urbana è un cortocircuito logico e istituzionale gravissimo. Accanto a lui, Campagna rincara la dose citando certificazioni di un fantomatico “Ministero della Sanità” – dicastero che ha cambiato nome in Ministero della Salute nel lontano 2001, dettaglio che evidentemente è sfuggito ai nostri eroi – e garantendo una sicurezza alimentare che non sta né in cielo né in terra.
Il messaggio che passa è devastante: la scienza piegata alla propaganda, la sicurezza ridotta a scommessa da bar. Se il presidente dell’azienda che gestisce l’acquedotto dimostra tale ignoranza sulla chimica elementare, i cittadini di Taormina hanno qualche motivo per preoccuparsi?
Agli operatori ecologici dell’ASM va il consiglio spassionato: continuate a usare i guanti e i dispositivi di protezione, e lasciate che a bere l’Agranett siano solo i cassonetti. Ai due amministratori, invece, auguriamo una pronta guarigione, non tanto dai mal di pancia, quanto da questa smania di protagonismo che rischia di intossicare, più dei batteri, il senso stesso delle istituzioni.












