

Il deprecabile episodio social che, questa volta, ha visto vittima la Presidente di ATM S.p.A. Carla Grillo, non è un caso isolato. Si ha la sensazione che nell’ambito della politica, quella sporca, stia prendendo forma un pericoloso sistema che punta a smontare i personaggi “scomodi”, esposti a vario titolo, attraverso calunnie e allusioni gossippare che colpiscono la loro sfera personale per demolirne l’immagine pubblica e il ruolo professionale. Come ORSA non siamo mai stati teneri con il management di ATM S.p.A., abbiamo criticato aspramente dinamiche “feudali” dure a morire ma la nostra lotta sindacale si è sempre mantenuta nel lecito confronto, anche duro, fra controparti, senza mai trascendere nel becero attacco personale, recentemente divenuto arma impropria che sprovveduti senza scrupoli, dietro le quinte, utilizzano a orologeria, a scopo intimidatorio, quando qualcuno si permette di ostacolare i loro torbidi obiettivi. Non è un caso che l’attacco alla Grillo sia arrivato nel momento in cui la Presidente, con fatica, sta provando a ricomporre il rapporto con i lavoratori e con i sindacati, nel tentativo di superare il vecchio sistema impositivo che in ATM S.p.A. ha instaurato un perenne clima di scontro fra opposte fazioni che ricade sulla qualità di vita dei lavoratori, vittime costanti di discriminazioni e anch’essi bersaglio, soprattutto le lavoratrici, di tendenziose insinuazioni sessiste. Nell’era dell’intelligenza artificiale il bullismo social fa più male della violenza fisica, questa roulette russa, fino ad oggi colpevolmente tollerata, a giro rischia di colpire tutte/i e non sempre si hanno gli strumenti per reagire e neutralizzare il fango tattico. Pertanto la solidarietà di rito alla donna Carla Grillo non è sufficiente, per evitare che la politica cittadina e le aziende da essa controllate divengano un Grande Fratello a cielo aperto in mano a discutibili personaggi, bisogna fare gruppo fra gente perbene, a prescindere dal colore politico/sindacale, per denunciare e isolare in modo compatto un fenomeno che sembra creato ad hoc per intimidire, con la velata minaccia del gossip fallace, chi non si allinea a certe dinamiche e si pone ad ostacolo degli obiettivi personali di determinati elementi senza scrupoli che vorrebbero governare il sistema con metodi che offendono la dignità personale, minano gli equilibri familiari e nel contempo delineano la cupa personalità di chi li utilizza.
La Segretaria Regionale Rosaria Gargano










