

“In Sicilia non servono più atti ufficiali per chiudere un reparto ospedaliero. Basta non fare nulla. È la nuova forma di smantellamento del Ssn praticata sotto il governo Meloni, con la complicità piena del presidente Schifani”. Lo dicono il vicepresidente di Italia Viva Davide Faraone e la senatrice di Iv Dafne Musolino.
“Sta accadendo un po’ ovunque in Sicilia. A partire dall’Unità Operativa di Talassemia/Microcitemia dell’Ospedale di Sant’Agata di Militello. Dal primo gennaio l’ultimo medico andrà in pensione. Era noto da anni ma nessuno ha preso provvedimenti. Non è un’emergenza: è incapacità. Il centro ogni anno garantisce circa 1.500 sacche di emazie, a circa 150 tra pazienti talassemici, persone in terapia ferrochelante o affette da emopatie croniche e acute. La domanda è semplice: dove dovrebbero andare se il centro di Sant’Agata chiude? A oggi esiste solo la prospettiva di lunghi viaggi ogni due settimane. Un peggioramento certo della qualità della vita e un aumento del rischio clinico. Non è una riorganizzazione: è una interruzione di cure salvavita, dovuta solo all’incapacità di programmazione Regione e del governo”, concludono.










