
La cerimonia in Prefettura. L’onorificenza conferita dal Capo dello Stato è stata consegnata dalla Prefetta Di Stani e dalla Rettrice dell’Ateneo peloritano, Giovanna Spatari. Un riconoscimento alla carriera di un artista che ha portato Messina nel mondo.

MESSINA – Un riconoscimento solenne che sigilla un legame indissolubile tra l’arte, il territorio e le istituzioni. È stato conferito oggi, nei saloni di rappresentanza del Palazzo del Governo, il titolo di Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana al maestro Alessandro (Alex) Caminiti. L’onorificenza, decretata dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, premia non solo l’eccellenza tecnica, ma il valore civile della cultura.
La cerimonia si è svolta in un clima di austera cordialità alla presenza delle massime autorità civili e militari. A officiare il rito istituzionale è stata la Prefetta di Messina, Cosima Di Stani, che ha sottolineato l’importanza di celebrare le figure che, con il proprio operato, danno lustro alla Nazione.
Particolarmente simbolico il momento della consegna materiale del diploma e delle insegne: il titolo è passato nelle mani del maestro direttamente dalla Rettrice dell’Università di Messina, Giovanna Spatari. Un gesto non casuale, che sancisce una sinergia tra l’autorità prefettizia e il mondo accademico, riconoscendo in Caminiti un ambasciatore di quel “saper fare” artistico che l’Ateneo stesso promuove.
La motivazione
Il conferimento dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana (OMRI), il più alto degli ordini nazionali, arriva a coronamento di un percorso professionale e umano di alto profilo. La motivazione, letta durante la cerimonia, evidenzia le «benemerenze acquisite verso la Nazione nel campo delle arti». In particolare, viene riconosciuto a Caminiti il merito di aver esportato il linguaggio artistico italiano contemporaneo all’estero, mantenendo al contempo un forte radicamento etico e sociale nella sua città d’origine. L’arte, in questo frangente, viene intesa dal Quirinale non come mero esercizio estetico, ma come strumento di diplomazia culturale e crescita collettiva.
Un dialogo tra classico e contemporaneo: il percorso di Caminiti
La nomina a Cavaliere accende i riflettori su una carriera, quella di Alex Caminiti, caratterizzata da una costante tensione evolutiva. Messinese di nascita ma cosmopolita per vocazione, Caminiti si è imposto sulla scena internazionale grazie a una cifra stilistica inconfondibile: la capacità di far dialogare i grandi maestri del passato con l’irruenza del presente.
Dagli esordi figurativi fino alle sperimentazioni più ardite, la sua tela è diventata un campo di battaglia e di incontro. Celebri sono le sue rivisitazioni in cui l’iconografia classica – rinascimentale o barocca – viene “contaminata” da gesti contemporanei, dripping, e riferimenti alla cultura pop e street. È un’arte che non rinnega la storia, ma la interroga, rendendola fruibile e talvolta provocatoria per l’occhio moderno.
Le sue opere sono state esposte in contesti di prestigio globale, dalla Cina all’America Latina, passando per le grandi capitali europee, portando il nome di Messina ben oltre lo Stretto. Ma Caminiti non è solo un pittore da galleria: il suo impegno si è spesso riversato in progetti di riqualificazione urbana e iniziative sociali, dove il colore diventa strumento di riscatto per le periferie e per le comunità.
Con la pergamena firmata da Mattarella tra le mani, il Maestro Caminiti entra oggi ufficialmente nel novero di coloro che, con il pennello (e non solo) e l’ingegno, hanno servito la Repubblica.










