

BORGO VIRGILIO (Mantova) – A tradirlo non è stato il silenzio della campagna mantovana dove viveva isolato, né l’assenza della madre dalla vita pubblica per tre lunghi anni. A far crollare un castello di bugie macabro e grottesco è stata una parrucca, un trucco maldestro e la burocrazia. Un infermiere di 57 anni è stato scoperto mentre tentava di rinnovare la carta d’identità della madre, morta da tempo, presentandosi allo sportello dell’anagrafe vestito da donna.
La scena che si è presentata agli impiegati del comune di Borgo Virgilio ha del surreale. L’uomo, spinto dalla necessità di mantenere attivo il flusso di denaro della pensione, si è presentato allo sportello con abiti femminili, parrucca e volto truccato, cercando di dissimulare la sua identità e spacciarsi per l’anziana genitrice. Ma l’occhio attento del funzionario pubblico non si è lasciato ingannare: davanti a lui non c’era una donna anziana, ma un uomo travestito. Con prontezza di spirito, l’impiegato ha simulato un problema tecnico, invitando il “richiedente” a tornare il giorno successivo.
All’appuntamento, però, l’uomo non ha trovato solo la modulistica da firmare, ma gli agenti della Polizia Locale. Messo alle strette e smascherato, il 57enne ha accusato un malore, mentre il vero orrore stava per essere svelato pochi chilometri più in là, tra le mura della sua abitazione.
La perquisizione nella casa di campagna ha portato alla luce una realtà agghiacciante. Il corpo della madre, deceduta presumibilmente nel 2022, era stato nascosto e conservato all’interno dell’abitazione. Non un semplice occultamento, ma un’operazione “chirurgica”: sfruttando le sue competenze professionali di infermiere, l’uomo avrebbe trattato la salma per estrarne i liquidi e favorire un processo di mummificazione, scongiurando così la decomposizione e i miasmi che avrebbero potuto allertare il vicinato.
Il movente appare chiaro: il denaro. Per tre anni, il figlio ha continuato a incassare indebitamente la pensione della madre, vivendo nell’ombra con il suo cadavere, fino a quando la scadenza del documento d’identità non ha rischiato di bloccare l’accredito sul conto corrente, costringendolo all’ultimo, disperato atto teatrale.
Ora l’infermiere è indagato a piede libero per occultamento di cadavere, sostituzione di persona e truffa ai danni dello Stato. Mentre la comunità di Borgo Virgilio resta sotto shock, la palla passa alla medicina legale: sarà l’autopsia a dover stabilire se la morte dell’anziana sia avvenuta per cause naturali o violente. Parallelamente, non si esclude una consulenza psichiatrica per scandagliare la mente di un uomo capace di convivere per anni con la morte, pur di non rinunciare a una rendita mensile.










