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Liberty Lines, tempesta giudiziaria a Trapani: maxi sequestro da 100 milioni e 46 indagati

- 21/11/2025
liberty lines

La Procura ipotizza una truffa sistematica sui fondi pubblici e un giro di corruzione con la Capitaneria di Porto. Al via gli interrogatori per i vertici della compagnia, ma gli aliscafi continueranno a viaggiare sotto amministrazione giudiziaria.

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TRAPANI – Lo spettro di Mare Monstrum torna ad aleggiare sul porto di Trapani, ma questa volta le cifre sono ancora più imponenti. La Procura guidata da Gabriele Paci ha scoperchiato quello che gli inquirenti definiscono un “articolato sistema illecito” all’interno della Liberty Lines, colosso della navigazione veloce. Il bilancio è pesante: 46 indagati, un sequestro preventivo d’urgenza che supera i 100 milioni di euro e la richiesta di misure cautelari per nove persone, tra vertici aziendali e ufficiali della Capitaneria.

Al centro dell’inchiesta, che approderà la prossima settimana davanti al GIP Massimo Corleo per i primi interrogatori, c’è un’ipotesi di reato che colpisce il cuore del trasporto pubblico marittimo: truffa e frode nelle pubbliche forniture. Secondo l’accusa, tra il 2021 e il 2022, un “sodalizio” interno alla compagnia avrebbe lucrato sui finanziamenti regionali e statali destinati ai collegamenti con le isole minori. Il meccanismo sarebbe stato semplice quanto spregiudicato: diversi aliscafi sarebbero rimasti fermi in banchina per avarie o mancata manutenzione, ma la Regione non ne sarebbe stata informata, continuando così a erogare le sovvenzioni per miglia mai navigate.

Il sistema dei favori: biglietti e assunzioni

Ma il fascicolo di oltre 2.600 pagine non parla solo di soldi pubblici incassati indebitamente. Emerge uno spaccato inquietante sui rapporti tra controllati e controllori. Nel mirino degli investigatori è finito il legame tra Anna Alba, figura chiave nell’orbita societaria (amministratrice della Sikania Shipping), e alcuni ufficiali della Capitaneria di Porto di Trapani, tra cui il Luogotenente Elio Maniglia e il Comandante Paolo Marzio.

L’accusa è di corruzione. I militari, secondo la ricostruzione, avrebbero sistematicamente chiuso un occhio – e forse entrambi – sulle irregolarità, arrivando a fornire informazioni riservate su indagini in corso. In cambio, non denaro contante, ma “utilità” molto concrete: l’assunzione della moglie di un militare nella Sikania Shipping (con la promessa di riassunzione dopo un licenziamento da altra ditta), posti di lavoro per parenti e amici, e una pioggia di biglietti omaggio per viaggiare gratis. Un do ut des che avrebbe compromesso la sicurezza della navigazione e l’imparzialità dell’ente che dovrebbe vigilare sulla sicurezza in mare.

I nomi e la difesa

La prossima settimana sarà decisiva. Lunedì compariranno davanti al giudice i primi indagati per i quali è stato richiesto l’arresto (presumibilmente ai domiciliari): tra loro il presidente del Cda Alessandro Forino, il direttore tecnico Ferdinando Morace, il comandante d’armamento Giancarlo Licari, la stessa Anna Alba e il luogotenente Elio Maniglia. Martedì toccherà ai dirigenti operativi: il direttore generale Gianluca Morace, Marco Dalla Vecchia, Gennaro Cotella e Nunzio Formica.

Va precisato che l’inchiesta tocca esclusivamente il ramo della navigazione veloce.

Servizio garantito

Nonostante il terremoto giudiziario e il blocco dei conti per oltre 100 milioni, i pendolari del mare possono tirare un sospiro di sollievo, almeno per ora. La continuità territoriale è stata blindata: i collegamenti con Eolie, Egadi, Pelagie, Pantelleria e Ustica, così come la tratta Messina-Reggio Calabria, proseguiranno regolarmente. La gestione della Liberty Lines è stata affidata temporaneamente a tre amministratori giudiziari: i commercialisti Pietro Squatrito e Fabrizio Abate e l’avvocato Emanuele Lo Voi Geraci. La battaglia legale è appena iniziata: il collegio difensivo ha già annunciato il ricorso contro il maxi-sequestro.

L’elenco completo degli indagati:

  • Alessandro Fiorino, 66 anni di Nocera Inferiore, presidente del CdA di Liberty Lines;
  • Anna Alba, trapanese di 65 anni, funzionaria Liberty Lines;
  • Marco Della Vecchia, napoletano di 62 anni dirigente operativo flotta Liberty Lines;
  • Gianluca Morace, napoletano di 57 anni direttore generale Liberty Lines;
  • Ferdinando Morace di Genova di 39 anni direttore tecnico Liberty Lines;
  • Giancarlo Licari marsalese di 53 anni, comandante d’armamento Liberty Lines;
  • Nunzio Formica, milazzese di 61 anni, dirigente operativo flotta Liberty Lines;
  • Giuseppe Zichichi, genovese di 56 anni comandante unità veloce;
  • Salvatore Strazzera, di Trapani di 62 anni comandante unità veloce;
  • Michele Giacalone, di Erice di 47 anni, comandante unità veloce;
  • Giuseppe Banano, trapanese di 52 anni comandante unità veloce;
  • Mirko Ballotta di Erice di 39 comandante unità veloce;
  • Giuseppe Petralia, di Mazara del Vallo di 45 anni comandante unità veloce;
  • Gaspare Cortesiano, palermitano di 55 anni comandante unità veloce;
  • Giuseppe Vincenzo Manuguerra di Erice di 49 anni comandante unità veloce;
  • Giuseppe Torrente, di Erice, di 51 anni comandante unità veloce;
  • Francesco Traina, palermitano di 45 anni comandante unità veloce;
  • Carmelo Maimone di Messina di 67 anni comandante unità veloce;
  • Vincenzo Papiro, marsalese di 57 anni comandante unità veloce;
  • Lorenzo Russo, di Lipari di 68 anni comandante unità veloce;
  • Elenio Orazio Genovese di Eriche di 35 anni comandante unità veloce;
  • Angelo Di Pietro, di Messina, di 61 anni comandante unità veloce;
  • Vincenzo Andrea Tesoriero di Lipari di 44 anni comandante unità veloce;
  • Salvatore Svezia di Lipari di 63 anni comandante unità veloce;
  • Christian Cambria di Milazzo (anche se nato nel Regno Unito) di 45 anni comandante unità veloce;
  • Salvatore La Fauci di Messina di 63 anni comandante unità veloce;
  • Attilio Di Blasi di Messina di 55 anni comandante unità veloce;
  • Massimo Grillo, di Messina di 53 anni comandante unità veloce;
  • Nunzio Stornante di Messina di 65 anni comandante unità veloce;
  • Pietro Mancuso di Messina di 41 anni comandante unità veloce;
  • Gianfranco Parisi di Messina di 66 anni comandante unità veloce;
  • Natale Batessa di Messina di 66 anni comandante unità veloce;
  • Maurizio Castrogiovanni di Messina di 57 anni comandante unità veloce;
  • Rosario Giunta di Messina di 59 anni comandante unità veloce;
  • Marcello Rosario Santagati di Messina di 66 anni comandante unità veloce;
  • Giovanni Battista Lo Nigro di Palermo di 45 anni comandante unità veloce;
  • Francesco Lo Bocchiaro di Palermo di 68 anni comandante unità veloce;
  • Giancarlo Giuseppe Porcino di Barcellona Pozzo di Gotto di 48 anni comandante unità veloce;
  • Giuseppe Bertolini, di Erice di 47 anni comandante unità veloce;
  • Giovanni Campo di Erice di 33 anni, funzionario del registro navale italiano;
  • Ruben Piemonte di Messina di 52 anni funzionario del registro navale italiano;
  • Pietro Giordano di Mazara del vallo di 56 anni funzionario del registro navale italiano;
  • Paolo Marzio di Roma di 58 anni, ex comandante della Capitaneria di porto di Trapani;
  • Elio Maniglia di Lecce di 56 anni ex luogotenente della Capitaneria di porto di Trapani;
  • Roberto Maltese di Trapani di 60 anni, socio Sikania Shipping;
  • Gennaro Cotella di Bari di 62 anni, amministratore delegato Liberty Lines.

Indagate anche la Liberty Lines spa che ha sede legale a Trapani e la Società di Navigazione Siciliana sns che ha sede a Trapani.

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