
CRISAFULLI FAISA CISAL SICILIA: “CONFERMATE LE NOSTRE DENUNCE: SILENZIO ASSORDANTE DELLE
ISTITUZIONI”

“Confermate le nostre denunce: silenzio assordante delle istituzioni”. La Faisa Cisal Sicilia usa parole durissime dopo la notizia di sanzioni e del sequestro di un autobus in servizio per la società Interbus.
L’intervento è scattato oggi, a seguito della verifica del mancato rispetto dei tempi di guida e di riposo previsti dal Regolamento CE 561/06, oltre a problemi relativi all’idoneità del mezzo.
Un episodio che il sindacato non considera isolato, ma l’ultimo anello di una catena di illegalità. Questo caso si aggiunge infatti ad “analoghi interventi già effettuati presso Autoservizi Russo” e si inserisce “nel più ampio contesto di criticità confermate dalla recente sentenza riguardante la Segesta Autolinee“, che ha dichiarato illegittimi i turni con nastro lavorativo superiore alle 12 ore.
La Faisa Cisal Sicilia rivendica di aver denunciato da tempo, con segnalazioni formali inviate agli Ispettorati del Lavoro e all’Assessorato Regionale ai Trasporti, “sistematiche violazioni” delle norme. L’accusa è precisa: “autisti impiegati ben oltre i limiti orari previsti dalla legge, mezzi non conformi e privi degli standard minimi di sicurezza, turni strutturati in palese violazione” dei diritti dei lavoratori.
La sanzione odierna, per il sindacato, “conferma una situazione che non può più essere ignorata, ma che le istituzioni competenti hanno finora scelto di non affrontare”.
Durissimo l’affondo del Coordinatore Regionale FAISA CISAL Sicilia, Salvatore Crisafulli: “È inaccettabile che si debba assistere a sanzioni e sequestri per ottenere ciò che avremmo voluto prevenire con le nostre denunce”.
“Da troppo tempo richiamiamo l’attenzione delle istituzioni su condizioni operative pericolose, confermate oggi anche presso Interbus, così come già avvenuto per Autoservizi Russo e documentate nella recente sentenza su Segesta”, continua Crisafulli.
L’attacco finale è sulla sicurezza negata: “La sicurezza di chi guida e di chi viaggia non può dipendere dalla fortuna o dalla casualità di un controllo. Chi ha il dovere di vigilare deve intervenire subito, con fermezza e continuità”.
La Faisa Cisal Sicilia ritiene “urgente e non più differibile” l’apertura di un tavolo istituzionale (con sindacati, enti di controllo e Regione) per riportare legalità, sicurezza e dignità nel settore.










