
Il segretario provinciale Dem commenta l’anticipo di Sud chiama Nord: “Mossa tattica di De Luca per chiarire posizioni interne e mandare un messaggio al centrodestra”. Il collante del “campo largo” sarà la battaglia contro il Ponte.
“Quello che posso promettere da segretario del Pd è che stavolta il candidato di coalizione e il programma vengano definiti in tempi ordinari”. A fissare l’obiettivo del “campo largo” messinese è il segretario provinciale del Partito Democratico, Armando Hyerace, in vista della sfida delle amministrative del 2027 contro l’uscente Federico Basile.
L’intervento di Hyerace, in una intervista pubblicata oggi su Messina Today, segue l’ufficializzazione da parte di Sud chiama Nord di cinque liste a sostegno di Basile, a quasi due anni dal voto.
Una “fuga in avanti”, quella del movimento di Cateno De Luca, che il segretario Dem interpreta come una mossa strategica precisa. “Dal punto di vista dei tempi – afferma Hyerace – dico che quanto fatto serve più a chiarire posizioni interne al gruppo ed è pure un messaggio agli alleati di centrodestra su possibili alternative”. Secondo Hyerace, l’anticipo della fase elettorale non è sorprendente: “È una mossa che prova a mettere in fuorigioco possibili competitor di coalizione”.
Ma mentre ScN ha già il suo candidato, cosa fa il centrosinistra? Hyerace assicura che il dialogo è avviato e poggia su una base comune fondamentale: la contrarietà al Ponte sullo Stretto.
“Noi abbiamo interlocuzioni costanti con gli altri gruppi grazie anche alla condivisione della protesta contro il progetto del Ponte”, spiega il segretario. I partner di questo dialogo sono “il Movimento Cinquestelle, Alleanza Sinistra Verdi e i movimenti che contestano la realizzazione dell’opera”. Questo, per Hyerace, “è già un passo avanti. Nelle scelte dunque ci muoveremo su questo percorso che ci accomuna”.
Se l’alleanza si costruisce sul “No al Ponte”, resta il nodo del candidato. Hyerace promette un cambio di metodo rispetto al passato, spesso segnato da scelte dell’ultimo minuto. “Ciò che posso dire da segretario del partito democratico – ribadisce – è di non commettere gli errori del passato e di promuovere un candidato unitario e un programma prima possibile da presentare alla città. Prometto il mio impegno affinché stavolta progetti e nomi siano promossi in tempi normali”.
Infine, un affondo sul tema Ponte e sull’ambiguità dell’amministrazione Basile. Riguardo la proposta di legge speciale avanzata da ScN, Hyerace si mostra cauto (“Vorrei prima verificarne il contenuto e la fattibilità”), ma ne sottolinea una contraddizione: “Certo che sentire dichiarazioni sull’invivibilità futura della città sta a dire che il progetto, come diciamo noi, dev’essere fermato e non portato avanti”.
L’attacco è diretto al sindaco Basile, messo a confronto con la prima cittadina di Villa San Giovanni: “Non ho visto da Basile una posizione netta rispetto a quanto fatto da altri sindaci come Giusy Caminiti. Sul Ponte – conclude Hyerace – non possono esserci per noi posizioni ambigue”.









