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Il TAR ferma i bus ATM per Villafranca

- 14/10/2025
bus villafranca

Da domani corse limitate al capolinea di Ponte Gallo a seguito di un ricorso gerarchico accolto dalla Regione. ATM e i sindaci di Messina e Villafranca annunciano azioni legali immediate per ripristinare un servizio pubblico essenziale.

A partire da domani, i bus di ATM SpA non potranno più raggiungere il comune di Villafranca Tirrena. La comunicazione, arrivata direttamente dall’azienda di trasporto pubblico messinese, è la conseguenza diretta di un provvedimento della Regione Siciliana che ha gettato scompiglio nella società partecipata messinese del trasporto urbano.

La decisione regionale, spiega ATM in una nota ufficiale, scaturisce dall’accoglimento di un ricorso gerarchico presentato dalla ditta privata Campagna e Ciccolo, in attesa della pronuncia definitiva del TAR di Catania. “ATM SpA comunica che in conseguenza di un provvedimento della Regione Siciliana […] è costretta da domani ad interrompere le corse che raggiungono il Comune di Villafranca Tirrena”.

L’effetto pratico sarà immediato. Le corse dirette a Villafranca non saranno cancellate, ma subiranno una drastica limitazione: “avranno comunque luogo con partenza e arrivo presso il capolinea di Ponte Gallo in territorio di Messina”.

La reazione di fronte a quella che viene percepita come un’interruzione di un servizio pubblico fondamentale non si è fatta attendere. L’azienda ha già avviato un dialogo con le amministrazioni coinvolte per trovare una soluzione tempestiva. “ATM SpA sta valutando insieme ai Sindaci di Messina e Villafranca Tirrena le iniziative giudiziarie urgenti da intraprendere immediatamente”, conclude la nota. L’obiettivo è uno solo: “scongiurare l’interruzione di un servizio pubblico essenziale utilizzato ogni giorno da centinaia e centinaia di cittadini”.

Al pronunciamento del TAR si oppone Sud Chiama Nord: “Un atto gravissimo di prevaricazione delle lobby del trasporto pubblico locale. Calpestata la volontà del Parlamento Siciliano”

“Ci troviamo di fronte a un vero e proprio saccheggio istituzionale – dichiarano i deputati del gruppo parlamentare Sud Chiama Nord – che vede ancora una volta le lobby del trasporto pubblico locale prevalere sulla volontà democratica del Parlamento Siciliano e sul diritto dei cittadini ad un servizio efficiente.”

Il gruppo parlamentare annuncia che, oltre alle azioni giudiziarie che saranno intraprese dai Comuni interessati (il riferimento è a Messina, ndr.) , verrà portata avanti una forte azione politica “contro chiunque continui a condizionare le scelte pubbliche a vantaggio dei privati. Non possiamo accettare che le lobby prevalgano sui diritti delle comunità locali, specie in un settore già fortemente compromesso come quello del trasporto pubblico siciliano”.

La battaglia legale per il diritto alla mobilità è appena iniziata.

atm uffici