

MESSINA – Il futuro dell’ACR Messina ha un nome e un cognome: Racing City Group. Il gruppo italo-australiano di Justin Davis e Morris Pagniello, supportato finanziariamente dal fondo Global Capital, si è aggiudicato in via provvisoria il ramo sportivo del club. La loro è stata l’unica offerta pervenuta alla curatela entro il termine di ieri, 13 ottobre.
Stamattina, alle ore 11:45, la curatrice Dott.ssa Maria Di Renzo ha ufficializzato l’assegnazione in Tribunale, alla presenza dei legali degli acquirenti. Si apre ora una fase cruciale: il saldo del prezzo di acquisto dovrà essere versato entro i prossimi 15 giorni per rendere l’aggiudicazione definitiva.
Cosa è stato acquisito e cosa resta da fare
L’aggiudicazione comprende beni strategici come denominazioni sociali, marchi (al netto del contenzioso legale in corso), segni distintivi, i contratti con tesserati, dipendenti e sponsor, oltre a tutti i beni mobili di proprietà del club.
Tuttavia, la strada per la nuova proprietà è ancora densa di impegni. L’asset più importante, il titolo sportivo, non è incluso nel pacchetto e il suo riconoscimento da parte della FIGC dovrà avvenire in separata sede, previo adempimento di stringenti requisiti. In primis, il Racing City Group dovrà fornire una garanzia fideiussoria da 640mila euro per coprire i debiti sportivi pendenti. La cifra da versare effettivamente dovrebbe poi scendere a circa 290mila euro (più eventuali debiti maturati dopo il 30 giugno 2025), grazie all’escussione di una precedente fideiussione.
I costi per la gestione corrente del club, il cui esercizio provvisorio è stato esteso al 5 novembre, sono da oggi a carico della nuova proprietà, che dovrà onorare anche gli oneri fiscali legati all’acquisto.
La clausola dei 10 giorni
L’assegnazione non è ancora blindata. La procedura prevede infatti una sorta di “paracadute”: il giudice o la curatrice potranno sospendere la vendita nei prossimi dieci giorni, qualora ricevessero un’offerta d’acquisto irrevocabile e migliorativa, superiore almeno del 10% rispetto al prezzo di aggiudicazione. In tal caso, si aprirebbe una nuova gara tra l’aggiudicatario e il nuovo offerente. Per il Racing City Group, dunque, il lavoro inizia ora.
