
Musumeci: ‘isolani devono restare con servizi e infrastrutture’

Il ministro per le Politiche del mare, il siciliano Nello Musumeci, ha portato oltre un terzo del governo in una Lipari restia a riconoscere l’autunno. Tra mare piatto e sole, alle Eolie hanno preso il via oggi gli Stati generali delle isole minori marine. Fino a domenica 9 ministri, sottosegretari, viceministri, esperti, per un totale di 80 relatori, si confrontano sul presente e sul futuro di questi luoghi (una settantina in Italia le isole abitate), che ruggiscono da aprile a ottobre e vanno in letargo per il resto dell’anno.
Non a caso Musumeci parte proprio da questo, dal riconoscimento che il turismo, per quanto in espansione, da solo non salverà le piccole isole, che “devono rendersi indipendenti dalla terraferma, avere servizi e infrastrutture che consentano agli isolani di restare” anche oltre la stagione dello scialo, della folla vacanziera. Le stagioni ordinarie consigliano la fuga agli isolani, e “senza cambiare rotta – afferma Musumeci – non fermiamo lo spopolamento”. Il cambio di rotta significa investimenti in servizi – soprattutto sanitari -, infrastrutture e anche nell’istruzione, sottolinea il ministro, che crede nei “poli di studio” in grado di dare una mano al progressivo crollo demografico di questi territori.
Il videomessaggio del presidente del Consiglio Giorgia Meloni rassicura che l’obiettivo del governo è attribuire “il giusto rilievo all’insularità e assicurare risposte concrete ai problemi che affrontano i 220 mila italiani che risiedono nei 35 Comuni che insistono in questi territori”.
Gli isolani d’Europa sono una fetta non marginale della popolazione: 20 milioni di persone in 2.300 isole, secondo i dati del vicepresidente esecutivo della Commissione europea, Raffaele Fitto, anche lui a Lipari per partecipare agli Stati generali. Fitto concorda sulla necessità di frenare lo spopolamento anche nelle aree interne. Oggi il 75% dei cittadini del Vecchio continente vive nelle aree urbane.
I lavori, continuati con gli interventi del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi e del ministro della Salute Orazio Schillaci, e domani vedranno gli interventi, tra gli altri, del titolare della Giustizia, Carlo Nordio.
Il videomessaggio della Meloni
“Ringrazio il ministro Musumeci per aver voluto promuovere gli Stati generali delle isole minori marine. È la prima volta che un Governo organizza un’iniziativa di questo tipo, interamente dedicata a uno dei meravigliosi tasselli che compongono il mosaico geografico, identitario, culturale, economico e sociale della nostra Nazione. Il Governo farà tesoro dei contributi e delle proposte che emergeranno dai lavori, perché il nostro obiettivo è attribuire il giusto rilievo all’insularità e assicurare risposte concrete ai problemi che affrontano i 220 mila italiani che risiedono nei 35 Comuni che insistono in questi territori”.
“Vivere sulle isole minori nei mesi estivi – ha continuato – non è come viverle per tutto il resto dell’anno. Ciò comporta sacrifici, disagi, rinunce, costi più alti. Non sempre è garantito il diritto alla sanità, all’istruzione e alla mobilità. Il mercato del lavoro risente molto della stagionalità e questo incide su tutti i settori produttivi, particolarmente su quelli tradizionali, come l’agricoltura e la pesca, che rischiano di estinguersi. Fattori che contribuiscono, nel loro complesso, al calo demografico e al progressivo spopolamento di questi territori”.
“Lo scenario è chiaro: se questa tendenza non cambierà, da qui ai prossimi 20 anni le isole minori saranno abitate solo durante i mesi estivi. È un’ipotesi che non vogliamo che si realizzi. L’obiettivo di medio e lungo periodo che ci poniamo è quello di fare in modo che le isole minori siano luoghi da vivere tutto l’anno e che i cittadini che vi abitano possano godere degli stessi servizi offerti dalla terraferma. Questo Governo ha avviato i primi interventi di messa in sicurezza delle infrastrutture portuali, delle scuole e degli edifici pubblici, destinando alle isole minori oltre cento milioni di euro, con appositi bandi già espletati. Intendiamo proseguire su questa strada e stiamo già lavorando alla definizione di un nuovo provvedimento di sistema, che arriverà nelle prossime settimane in Consiglio dei ministri e che prevede ulteriori risorse finanziarie”.

